Futsal

Audace Verona Under 19, Marta Zanetti: “Crescere e competere”

Marta zanetti

Le nuove regole sull’attività giovanile ne hanno accelerato i tempi, ma per l’Audace Verona era tutto già in programma: l’Under 19 sarebbe partita presto sotto la guida di Marta Zanetti e del suo vice Irene Tombola, poi quel “presto” è diventato “ora” nel giro di pochissimo.
“A volte bisogna buttarsi nei progetti, senza aspettare che sia tutto pronto per partire davvero. E così, a giugno, abbiamo iniziato a cercare di comporre la squadra con tutte le difficoltà del caso: insieme ad Irene, mia “partner in crime” bravissima nelle relazioni sociali – sorride – abbiamo convinto ragazze che volevano giocare a calcio a 11 ed altre che avevano addirittura smesso. Abbiamo messo su uno zoccolo duro di 5/6 ragazze, a queste abbiamo poi aggiunto una fuoriquota che è il portiere anche della prima squadra Alessia Sterza e la 2002 Daiana Piccirillo, che ci darà una grande mano. Il resto l’ha fatto il passaparola: ci contavamo tanto e ha funzionato, tanto adesso abbiamo ben 15 atlete rossonere”.

Un gruppo eterogeneo ed assolutamente inclusivo.
“Anche se lavorare con età molto diverse tra loro, non abbiamo voluto dire di no a nessuno. Tutte avranno la possibilità di allenarsi e crescere, partecipando all’obiettivo della società: creare un vivaio in casa, senza cercare altrove. Ci abbiamo creduto, anche quando si faceva più fatica ci abbiamo scommesso e ora sentiamo di aver fatto un buon lavoro. Più la sfida si faceva difficile, più era stimolante per noi”.
E che soddisfazione la prima gara amichevole disputata sul campo del Dueville.
“E’ una squadra che ha cambiato tanto, ma sa giocare a calcio a 5. Da parte nostra non ci aspettavamo nulla in particolare e siamo rimaste piacevolmente sorprese: è stata una partita interpretata bene, senza paura, nella quale tutte e 12 le presenti hanno avuto spazio. Come mi sono sentita io? È stato tutto naturale per me. Ho dato consigli che le ragazze hanno ascoltato, a volte c’è stata un po’ di confusione ma non siamo andate allo sbaraglio”.
Prima la Coppa e poi il baby campionato, da novembre si farà sul serio.
“Partire con la Coppa ci darà modo di ambientarci in modo più soft rispetto alla tensione del campionato, ce la vivremo più serenamente a livello di preparazione. La nostra priorità sarà – come detto – quella di crescere senza caricare di responsabilità, ma non dimentichiamoci che esiste anche la competitività, lottare per un risultato e farlo tutte insieme, come vedo fare nella nostra Under 19: qui anche la ragazza più timida, appena entra in campo ride e scherza con tutte. In questo clima sarà più facile diventare “grandi””.

Foto: Federica Arca (Audace Wave)

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