Futsal

Sporting Locri, pizzini fatti in casa: il caso è chiuso

Foto ilgiornale.it

L’articolo comparso su Il Giornale smentisce tutto: dietro i fantomatici pizzini ricevuti dal club non c’è la ‘ndrangheta, ma semplici faide interne.

“Manifesta infondatezza”. Bastano due parole a chiudere definitivamente il caso Sporting Locri, prima società di futsal femminile a rischio chiusura dopo fantomatici pizzini dalla società, lo scorso dicembre. “Non ho la serenità per andare avanti”, diceva allora l’ex presidente Ferdinando Armeni, al quale erano state indirizzate minacce personali se non avesse ritirato la squadra. Gli inquirenti sono andati a fondo alla vicenda: perché la criminalità organizzata dovrebbe prendere di misura una squadra di calcio a 5? Oggi che le indagini sono quasi giunte al termine, Il Giornale rivela che non esiste rischio mafioso. “Le verifiche – si legge sul sito ufficiale del giornale – hanno accertato come la ‘ndrangheta non c’entrasse nulla e che dietro i fantomatici pizzini si nascondesse in realtà una guerra tra correnti per il controllo del club”. E mentre la giustizia fa il suo corso (il fascicolo sembrerebbe ormai destinato all’archiviazione) lasciando il mondo del futsal immacolato, noi non possiamo far altro che sentirci tutti un po’vinti.

Fonte Il Giornale

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