Serie A

Salvatore: “Con me solo chi avrà fame”

Salvatore

Il tecnico biancazzurro dopo l’eliminazione dalla Final Eight: “Alla tattica va necessariamente correlata la giusta cattiveria agonistica: adesso sarà una prerogativa, non una scelta”

Da fuori qualcuno l’ha già etichettato. Il Montesilvano? Bello da vedere, ma inconcludente. Volendo guardare soltanto ai trofei, effettivamente, la bacheca biancazzurra è la stessa dal 2010. E serve a poco ricordare che tre volte su tre il sogno della Coppa Italia sia svanito al cospetto delle vincitrici finali (nell’ordine Lazio, Statte e Isolotto). Accanto al parere degli addetti ai lavori però, c’è anche la voce di chi vive la squadra tutti i giorni ed è pronta a dare una valutazione più ampia sulla recente eliminazione in Final Eight.

“Ho rianalizzato con calma la partita – ha dichiarato mister Francesca Salvatore – e ho visto una gara giocata ad altissimi ritmi, esprimendo un ottimo futsal. Al di là di alcuni grossolani errori che hanno portato a prendere gol, il quarto di Chieti mi dà indicazioni positive: il nostro modus operandi è corretto, ora dobbiamo ritrovare l’equilibrio e curare i particolari”.

Ma la tattica è solo una piccola parte del lavoro sul quale le biancazzurre dovranno concentrarsi.
“Quello che chiedo è una presa di coscienza. Ora entrano in gioco le responsabilità delle mie giocatrici, perché alla “teoria” che alleniamo durante la settimana, deve essere necessariamente correlata la giusta cattiveria agonistica”.

E’ stato soprattutto su questo, infatti, che l’Isolotto ha costruito il successo nella ripresa.
“Come si ottiene lo spirito che voglio nelle mie ragazze? Con fame, con i rimproveri verso se stessi quando ciò che ha chiesto il mister non riesce. Non si può scegliere se essere affamati o meno: chi gioca con me dovrà capire che questa è una prerogativa, non una possibilità. Ripartiamo quindi da condotte positive, come quella di una Jessica Troiano che ha messo dentro quello che volevo io, pur non essendo stilisticamente impeccabile. E’ questo il genere di calcettiste di cui ha bisogno un Montesilvano che deve piacersi di meno e fare più male, sportivamente parlando”.

Un’analisi post partita nella quale mister Salvatore è stata la prima a mettersi in discussione. “Probabilmente non ho saputo correggere in corsa l’andamento della gara e, se mai l’avessi fatto, non ho avuto la capacità di essere credibile per la squadra al punto da farle fare quello che volevo. Lavorerò anche su questo ma la ma idea non cambia: abbiamo raggiunto un ottimo livello e mi impegnerò ancora di più per mettere ognuna in condizione di rendere al 1000%, con la richiesta che faccio loro di essere pronte a darmi il 2000%”.

LAZIO – Intensi giorni di riflessione, con la Lazio di Lucilèia alle porte. “Sarà un banco di prova per capire se siamo realmente una squadra matura, in grado di capire che gli obiettivi si possono fallire ma l’attimo dopo si deve ripartire più forti di prima. La domanda esatta è: siamo capaci di metabolizzare in fretta? Di rialzarci avendo fatto tesoro degli errori commessi?”. Tutto dipenderà dall’atteggiamento. “Voglio un Montesilvano umile, pronto a conquistare con il sudore i tre punti in palio al PalaRoma. Rispetto a venerdì scorso cambia poco: in campo c’è il Montesilvano che si confronta con la sua voglia di vincere e con la sua voglia di dare tutto per ottenere una vittoria contro una squadra che non concederà nulla”.

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