Serie B

Michela Carpanese oltre il ko: “L’Infinity c’è, ma ora serve concretezza”

Carpanese

Sconfitta allo scadere, esattamente come era accaduto contro la Polisportiva 1980. Di rivedere questo film, l’Infinity Futsal Academy avrebbe volentieri fatto a meno. Ma domenica contro la L84 è andata proprio così: 2-2 e poi il finale da incubo.
“Diciamo che ci è rimasto un piccolo dubbio che il gol sia arrivato un attimo dopo la sirena: c’è stata una rimessa laterale, poi il passaggio in mezzo e la conclusione, arrivata probabilmente a tempo scaduto  – commenta Michela Carpanese -, ma il problema non è questo. È che ad un certo punto è mancata la giusta lucidità: i tre errori che hanno determinato la partita sono state disattenzioni nostre, un calo di testa più che fisico. Ci prendiamo una tirata di orecchie, che non fa mai male, ma non siamo un gruppo che si butta giù”.

Badate bene, perdere non piace a nessuno e forse Carpanese è in cima alla lista di chi fa più fatica a digerire un ko. Ma è anche quella che quando la ruota non gira si mette in prima fila per spingerla, facendo leva sulle caratteristiche che le sono proprie e che in questo momento possono essere più utili alla ripartenza della squadra: esperienza in primis, e determinazione poi.
“Abbiamo già parlato tra noi e non è quello che ci serve. Ora dobbiamo puntare alla concretezza, meno parole e più fatti. A mio avviso siamo un’Infinity calcisticamente più forte rispetto allo scorso anno, ma emotivamente siamo ancora traballanti: dovremmo ritrovare la serenità e metterci più cuore perché è quello che ci ha sempre portate avanti”.

E se lo dice lei c’è da crederci. Perché è vero che tutto è iniziato dalla passione per lo sport di mister Marta Carluccio e Monacita Lombardi, ma anche Michela è in biancazzurro sin dal primo giorno e conosce a perfezione pregi e difetti della sua seconda casa, dopo quella a cui fa ritorno dopo una giornata di lavoro. C’è un’altra casa ancora: il PalaSport di Tombolo, che domenica sarà teatro della sfida contro la Virtus Romagna.
“Studieremo la partita per far sì di poter sfruttare al massimo il fattore campo, perché c’è da riprendere la rotta: i pareggi contro Sassari e Pero non sono stati brutti risultati, ma è arrivato il momento di fare un po’ di più per tornare a vincere. La classifica? Figlia del cambiamenti nel tipo di gioco, ad esempio l’utilizzo del 4-0 in sostituzione del 3-1, che richiedono necessariamente un periodo di assestamento, ancor di più in una squadra giovane: a volte si pecca di inesperienza, ma saranno le nostre piccole il futuro di questa disciplina e noi abbiamo fiducia in loro”.

 

 

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