Serie B

Lux Chieti, Giulia Malatesta cerca riscatto col Perugia: “Ognuna darà il massimo”

Malatesta

Da Genzano di Lucania (Basilicata) in Abruzzo, prima Chieti e poi Pescara, col doppio obiettivo di studiare e giocare a calcio a 5. Parliamo di Giulia Malatesta, numero 17 della Lux Chieti, a segno domenica scorsa nel tris al Sidicina Cremisi che ha riportato le neroverdi al successo nell’ultima giornata di campionato.
“Mi fa sempre sorridere pensare al gol. Non sono chissà quale bomber di razza, mi piace giocare di squadra e non ho mai avuto la rete come obiettivo, eppure nel tempo che ho a disposizione mi sono riscoperta “bomber” – sorride -. La verità è che, a 27 anni, non mi aspettavo neanche di poter vivere un’esperienza in A2: conosco i miei limiti, pensavo che il campionato nazionale rimanesse solo un sogno e invece, quest’estate, mister Maione mi ha confermata nel gruppo e mi ha dato fiducia. Per me è una gioia far parte di questa squadra”.

Molte delle persone che sono al suo fianco ora (vedi Maione, Barbetta e Pedante), sono le stesse che l’hanno accolta appena arrivata in Abruzzo.
“Non avevo ancora iniziato le lezioni, che già ero alla ricerca di una squadra”, racconta. E quando ha trovato il Chieti, è stato amore (reciproco) a prima vista. Ormai sono 10 anni che vive lontana dalla Basilicata: a Chieti si è laureata in Scienze Motorie, ha fatto un corso post-laurea di massaggio sportivo e fa le sue esperienze lavorative in attesa di realizzarsi a pieno, magari nel campo dell’insegnamento. le piacerebbe insegnare ai bambini. A casa, comunque, torna spesso.
“La passione per il calcio l’ho presa da papà, che ha giocato in Serie C di calcio e ha ancora un fisico da giovanotto. Anche mio fratello ha giocato: sperava in un maschietto, quando ha saputo del mio arrivo non era felicissimo, ma poi gli ho dato soddisfazione. Sempre con la palla tra i piedi e mai con le bambole, che sono ancora nuove nelle loro scatole in soffitta”.
Sport e poi musica, proprio come capitan Pedante.
“Suono il clarinetto, un po’ il sax e, quando ero molto piccola, ho fatto anche due anni di pianoforte. Ho imparato prima a suonare e poi a leggere. A 8-9 anni mi sono unita alla banda: mi piaceva stare con ragazzi più o meno della mia età e condividere un momento di aggregazione. Il 17 è stata festa patronale e sono tornata a suonare con loro, è un richiamo. Qualcosa di cui non potrei fare a meno, proprio come il calcio”.

Con la Lux il primo appuntamento ufficiale del girone di ritorno è fissato per domenica 22 gennaio alle 16 in casa col Perugia.
“Ricordo bene la brutta partenza e poi un recupero soffertissimo, ma quasi riuscito. Un paio di minuti in più e ce l’avremmo fatta. Se nel girone di andata abbiamo perso punti evitabili, ora – parla del suo obiettivo Malatesta – dobbiamo cercare di fare il possibile per recuperare. Ci aspetta una partitona contro una squadra organizzata e con lunga esperienza in A2, ma personalmente ci credo: se ognuna – nel suo piccolo – darà il massimo, allora sono certa che non saremo inferiori a nessuno. Cerchiamo di sfruttare anche il fattore campo che può darci qualcosa in più e poi che vincano la migliori, sperando che la migliori saremo proprio noi”.

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