Serie A

Sara Sinigaglia: “Siamo in un momento di costruzione, Cossìo ci aiuterà”

Sara Sinigaglia

Tra le tante difficoltà in qualche modo preventivabili in un campionato di Serie A, la necessità di dover provvedere alla ricerca di un nuovo tecnico era sicuramente un pensiero molto lontano. Ma dopo i saluti improvvisi di Marcio Santos, la Rovigo Orange ha dovuto muoversi in fretta e nel modo che l’ha sempre contraddistinta: con la politica del fare. Così, a stretto giro, il nome di Manuel Cossio è diventato tra i primi della lista, poi il primo ed infine l’unico. E sarà proprio lo spagnolo, infatti, a guidare il sodalizio veneto d’ora in avanti, così come spiegato da Sara Sinigaglia.
“Abbiamo condiviso questa scelta perché pensiamo che possa essere l’allenatore che faccia al caso nostro. Vedendo il suo trascorso col Poio Pescamar, seppur la Liga spagnola presenti le sue differenze rispetto al nostro futsal, riteniamo che possa insegnare tanto alle più giovani – vedi Tonon, Lorrai e Saraniti, che ha ritrovato quest’anno la massima categoria – e dare un’identità tattica alla squadra”.
Cossio prenderà quindi il comando di una squadra con 4 punti in classifica (frutto di altrettanti pareggi), mentre domenica scorsa è arrivato il primo stop stagionale contro la Kick Off.
“È stata una partita preparata molto bene da Bassi, coadiuvata nel suo lavoro da Iturriaga, che ci è mancata in campo a causa di un risentimento, ma ha dato lo stesso una mano dalla panchina. La squadra ha giocato bene, è stata sul pezzo e ha creato, peccato – però – non aver avuto nel finale Da Rocha, anche lei fermata da un piccolo infortunio. Tutto sommato un risultato che ci può stare. Gli altri pareggi? Nì. A Pescara eravamo felici, ma avremmo potuto vincerla: il gruppo è stato rinnovato tanto e sta affrontando un cambio di mentalità. Ci sono state tante novità, anche a livello societario, che di sicuro incidono sulla squadra. Siamo in un momento di costruzione e il mister in questo ci aiuterà. Ci vuole pazienza, ma non dimentichiamoci che si tratta di una Serie A: bisogna fare punti ogni domenica”.

Da associazione sportiva a società sportiva, con un nuovo presidente: la stessa Sara Sinigaglia, che della Rovigo Orange è stata anche giocatrice.
“L’intento è quello di dare un’impronta più aziendale, essere davvero una società con un massimo dirigente e un Consiglio d’Amministrazione. I valori, però, sono gli stessi di sempre: un presidente donna perché crediamo nella valorizzazione delle figure femminili e il colore arancione – che ci contraddistingue sin da quando abbiamo iniziato a fare calcio a 5 a livello federale – perché simboleggia la lotta contro la violenza sulle donne. È un progetto in divenire, si fa fatica, ma allo stesso tempo si veicolano idee interessanti per il movimento femminile. Vengo dopo il presidente Verza, che è stata la figura che ci ha portati in A e che tutti abbiamo voluto rimanesse nel Consiglio d’Amministrazione: il nostro è un cammino condiviso e voluto per la crescita della Rovigo Orange. Avere un gruppo forte è bello, ma se alle spalle non hai una società che inizi a pensare in grande, allora sarà molto difficile sostenere i costi e il livello attualmente raggiunto dalla Serie A”.

Un esempio di quanto detto da Sinigaglia? Il prossimo turno con la Lazio sarà in diretta su Sky Sport, qualcosa di impensabile fino a pochi mesi fa.
“Incontriamo una squadra che ha battuto di netto lo Statte, ma l’anomalia era nelle partite precedenti che l’avevano vista sottotono, non di certo nella gara di Fiano Romano. La Lazio che mi aspetto è esattamente quella di domenica scorsa: l’avversaria che arriva sempre in fondo, che ha tradizione e un mister che non molla mai fino alla sirena. Da parte nostra, però, abbiamo gli stimoli dati dall’arrivo di Cossio. E poi – aggiunge con un sorriso Sinigaglia – Salsomaggiore ci ha sempre portato bene. Ora dobbiamo trovare la nostra strada, che sarà data dall’amalgama di tanti fattori, ma sono serena perché la squadra è unita e la società è molto presente. Domenica contro la Kick Off è stata una ripartenza, quello è l’atteggiamento che voglio vedere sempre, anche nelle qualificazioni di Coppa: il Molfetta ci farà visita per ripetere la prestazione, ma noi – a differenza di quanto accaduto in Puglia nel giorno dei saluti a Marcio – questa volta avremo la testa esclusivamente alla partita”.

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