Serie A

Dalila Cariello ringrazia Bitonto e gli sponsor: “Da soli non ce l’avremmo mai fatta”

Dalila Cariello

Quarto posto, ma a pari merito con due società storiche come Pescara e Lazio, per dar seguito agli altrettanto storici risultati della stagione in A2. La Marbel Bitonto, che ha appena concluso il suo primo anno nella massima categoria, è una squadra che ha necessariamente cambiato pelle, ma non identità. Un’identità forte, come il carattere del presidente Silvano Intini e del direttore generale, Dalila Cariello, dirigente ed imprenditrice a soli 24 anni.
“Non ci siamo mai sentiti arrivati – commenta lei – e abbiamo fatto tutto col cuore. Ringraziamo vivamente tutti gli sponsor, dalla Marbel a tutti gli alti sostenitori non meno importanti che ci hanno dato la possibilità di sognare tra le grandi. Siamo felici dei traguardi raggiunti insieme e non abbiamo alcun rimpianto. Una giocatrice che mi ha sorpresa? Chiara Pernazza. Sapevamo che avesse buone qualità, ma non avevamo idea di quello che sarebbe potuta diventare con un grande lavoro di squadra. È cresciuta tanto e se ci avesse creduto un po’ di più, in alcune occasioni, avrebbe potuto trovare anche più spazio. In generale, però, siamo soddisfatti del rendimento di ogni giocatrice neroverde”.

Tutto secondo programma, nonostante alcune difficoltà.
“Quando abbiamo allestito la squadram l’intenzione era di fare bene pur da matricole e qualificazione alla Final Eight e raggiungimento dei playoff scudetto confermano la bontà dell’operato. Certo, gli intoppi non sono mancati: vedi l’infortunio di Tardelli che non le ha permesso di esserci per mezza stagione, quello di Taina Santos e poi quello di Lucilèia, pedina fondamentale la cui assenza si è purtroppo sentita alla Final Eight. Ma essere dove siamo, non può che renderci orgogliosi di far parte di questa società”.
Bitonto che ora avrà l’onore di prendere parte anche alla corsa per lo Scudetto, partendo da un duello che è già diventato storia: quello con gli amici del Tiki Taka, già incontrati nei quarti di Coppa Italia.
“In qualunque modo fosse andata la classifica, sono certa che alla fine sarebbe stato in ogni caso questo l’abbinamento – sorride Cariello. – Sarà una bella sfida, credo quella che avrà maggior impatto dal punto di vista dello spettacolo e quella che potrà riservare maggiori sorprese. C’è grande equilibrio tra le due squadre, ce la giocheremo come sappiamo”.
E come sanno ormai tutti i bitontini che non si perdono un solo appuntamento con le leonesse. “Tra tutte, questa è stata la vittoria più grande. La qualità delle ragazze ha fatto sì che molte persone si avvicinassero, ma questo è frutto del grandissimo lavoro di Intini: quando dice che la squadra è della città, dice sul serio. È un presidente che ascolta tutti e punta molto sull’aiuto di collaboratori e tifosi più stretti, che ormai si sentono e sono parte integrante del Bitonto. La città non ricorda mai la partita persa o come l’abbiamo persa, ricorda invece l’atmosfera che ha respirato e gli obiettivi che con l’aiuto di tutti abbiamo raggiunto. Da soli non ce l’avremmo fatta, neanche con un milione di euro da spendere”.

Bitonto

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