Serie A

Granzette, Beatrice Ardondi: “Felice per l’esordio, entusiasmo ritrovato”

Beatrice Ardondi

L’anno scorso l’esordio assoluto in Serie A nel corso di una sconfitta in terra laziale, tutt’altro sapore ha invece il debutto stagionale di Beatrice Ardondi – da 4 anni al Granzette – durante la bella vittoria in rimonta ottenuta nel derby col Padova, al PalaOlof Palme di Cadoneghe.

“Quando il mister mi ha chiamata, mi tremavano le gambe: c’è stato un pizzico di paura, ma è stato anche molto emozionante. La gara? Un po’ strana: all’inizio non ci riusciva un passaggio, abbiamo sbagliato tanti stop e la foga di voler fare gol a tutti i costi ci ha penalizzate, nel secondo tempo – invece – abbiamo cambiato qualcosa dal punto di vista tattico, ad esempio spostando Dayane da pivot a laterale, e si sono visti i frutti con una grande ripresa”.
Una mossa per lo scacco matto: così Marzuoli ci ha rimesso lo zampino, portando le sue in quinta piazza, in attesa dei vari recuperi sugli altri campi dovuti alla pandemia.

“In ogni allenamento e ogni domenica ci trasmette la sua passione la sua voglia di fare. La sua presenza è in realtà il motivo per cui ho scelto di continuare: da quando sono qui, ho avuto solo Chiara Bassi come mister, perciò ho deciso di darmi un’altra possibilità provando a vivere la Serie A con un nuovo tecnico con esperienza nella categoria. Il lavoro settimanale è intenso, ma allo stesso tempo molto tranquillo e io ho ritrovato quella voglia di giocare che avevo all’inizio”.

Da Ardondi al resto del gruppo, l’entusiasmo è contagioso.
“Guardare la classifica oggi è uno spettacolo. Ce la meritiamo perché stiamo lavorando bene, soprattutto grazie ai nuovi innesti come Gasparini e Buzignani, che sono persone meravigliose, e grazie al ritorno di Bu (Cintia Pereira), dopo l’operazione allo zigomo. Ci era mancata tanto. Da noi non contano le individualità, ma quello che riusciamo a fare insieme.

E al loro fianco, si scende in campo sempre per vincere, cercando di prendere meno gol possibili, così come piacerebbe a Marzuoli – sorride -. Se l’anno scorso succedeva di rado, in questo non è mai scontato che l’altra possa avere la meglio, neanche se più attrezzata. Bisceglie è l’unica gara che rigiocherei, probabilmente non l’ho ancora digerita anche per le vicissitudini della stagione salvezza in cui ci hanno rinviate ai playout, ma per tutto il resto sono fiera del nostro cammino: vedi ad esempio la gara col Pescara, da 0-3 a 3-3 con una rimonta straordinaria. Certi risultati sono possibili solo restando unite e in questo – chiude convinta Ardondi – il Granzette non è secondo a nessuno”.

Tutte le foto sono di Alessio Monaco Photgraphy

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