Serie B

Pamela Guercio: “Vis Fondi, cuore infinito”

Chi segue un po’ il calcio a 5 nostrano, quando sente parlare di Pamela Guercio, riesce a riconoscere nel suo, un volto familiare del futsal femminile italiano.
Lei è una di quelle giocatrici figlie del Lazio. Una di quelle che conosce a menadito la realtà calcettistica della regione e non solo. Forte di uno scudetto, una Coppa Italia e una Supercoppa appuntati sul petto (stagione 2013/2014 con la maglia della Lazio) porta con orgoglio le sue radici e la sua esperienza, nel mare nostrum del futsal italiaco.

L’ultima terra di approdo, in ordine cronologico, è Fondi, tra le fila della Vis. Nella città del lago lunare, dolce e salato a fasi alterne, Pamela, porta al braccio la fascia di capitano e, ogni domenica, scende in campo alla testa delle sue verso l’obiettivo ultimo di stagione: la promozione.

Le scrivo e per tutta risposta mi arriva la foto di un tavolo bianco e pezzi di Lego colorati “Scusami se non posso risponderti ora, ho una promessa da mantenere“. Già, perché Pamela, oltre ad essere una calcettista è mamma del piccolo Cristian. Ci sono priorità imprescindibili da rispettare in fondo, ed è sacrosanto.

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Arriva il tempo per indossare gli abiti da capitano e rispondere alle mie domande riguardo i playoff che le laziali stanno affrontando a testa alta, guadagnandosi l’accesso al terzo turno grazie alla vittoria sulla tenace, Futsal Osilo. “E’ stata una gara molto difficile – esordisce – contro una squadra molto forte a dispetto del suo primo anno nella categoria. La loro ampia rotazione e le ottime individualità presenti in rosa, ci hanno reso la vita difficile, mettendoci in difficoltà per tutta la gara”.

Non sono bastati infatti i tempi regolamentari per decretare una vincitrice. E’ nei supplementari che il campo ha espresso il suo verdetto, un verdetto dalle tinte rosso blu. “Quello che ci ha permesso di dare il cosiddetto colpo di reni per portarci avanti è stato senza dubbio, il cuore. La maggiore esperienza ha di certo aiutato, ma abbiamo letteralmente gettato il cuore oltre l’ostacolo“.

Una vittoria che descrive l’indole e le caratteristiche di una squadra come la Vis Fondi. “La Vis ha un cuore infinito, vive di passione. Più il gioco si fa duro, più scatta qualcosa in noi che ci fa andare oltre. Per me, essere il capitano di questa squadra è motivo di orgoglio. Cerco di trasmettere, in ogni situazione, sicurezza e carica alle mie compagne“.

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Mai caratteristiche furono più utili in vista del terzo turno di playoff. Davanti, la Femminile Molfetta di mister Iessi. “Arrivati a questo punto, tutte le partite sono difficili. Ogni avversario ha forze e capacità per poter fare bene. Inoltre sarà una sfida diversa dalle altre perché si disputa sul doppio incontro. Abbiamo visto il Molfetta in Final Eight, conosciamo le sue potenzialità. Ci faremo trovare pronte. Siamo arrivate fin qui ed è normale che il nostro obiettivo sia la vittoria ma accetteremo qualsiasi epilogo.

Siamo soddisfatte della stagione, anche se abbiamo perso la promozione diretta per una sola gara sbagliata su venti disputate. Credo in me e nella mia squadra e faremo di tutto per raggiungere i nostri obiettivi. Inoltre, vorrei ringraziare mille volte mister Cibelli e, con lui, tutta la società per lo sforzo e il sostegno che non ha mai mancato di darci. Una realtà come questa, fa la differenza“.

Per far questo, Pamela ha nella sua personale faretra, una freccia in più da poter scoccare. “Il ruolo di mamma ha aumentato non poco la mia pazienza, regalandomi una visione diversa su alcune cose, una nuova prospettiva. Mi sento sicuramente maturata e tutto questo non ha ricadute solo sulla vita fuori dal campo ma anche e soprattutto su quella dentro il campo. Certo, in alcuni giorni la stanchezza si fa sentire e far combaciare allenamenti e trasferte non è sempre facile. Con il passare degli anni però, diventa tutto più gestibile e – conclude –  posso dare alla squadra qualcosa in più, qualcosa di diverso, la mia ricchezza”.

Arriverà il tempo in cui Pamela passerà il testimone a Cristian ma, scusa piccolino – anche se non sei più così piccolino – non è ancora questo il tempo.

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