Serie A

Granzette, Pascual a tutto tondo: l’infortunio, il recupero e i playout

pascual

Era il 25 ottobre quando Corin Pascual ha sentito di nuovo quel maledetto crak al ginocchio sinistro. Di fronte aveva il suo ex Falconara: Pato va a sinistra, Corin si muove a specchio, ma la gamba si pianta lì e la fa crollare a terra.
“Ho capito subito di essermi fatta male seriamente, ma Itu no ed è arrivata di corsa a tendermi la gamba come se fosse un crampo al polpaccio”, prova a scherzare la giocatrice ricordando quel giorno. Una settimana dopo l’operazione (più difficile del previsto, durato circa due ore) allo stesso legamento crociato e poi 5 mesi e mezzo di lavoro, a volte sconforto, ma anche tanto tanto coraggio. Al punto che Corin si allena già da un mese col gruppo del Granzette.

“Senza Giorgia Benetti e Giuliana Fiscon non avrei mai recuperato così in fretta, perciò il mio primo ringraziamento di cuore va a loro e a tutte quelle persone che mi sono state vicine in questo periodo. Non è ancora finito, ma – anche se non rientrerò per i playout – ho ripreso a fare tutto quel che facevo prima dell’infortunio. Mi dispiace tantissimo perché ero in un momento positivo, sono sicura che avrei potuto vivere una delle mie migliori stagioni e questo mi ha mandato in crisi. Per fortuna, però, c’è stato il capolavoro psicologico – prima che riabilitativo – da parte di Giuliana e Giorgia: ogni giorno hanno cercato le giuste parole per risollevarmi, facendomi capire che le cadute fanno parte della vita di un’atleta, ma c’è sempre la possibilità di rialzarsi. Mi hanno fatto sentire protetta, anche nei momenti di maggior fragilità. Anche quando l’idea di tornare ad allenarmi un po’ mi spaventava”.

Corin Pascual

Ed ora che il peggio è passato, Pascual si prepara ad un post season infuocato che la vedrà sugli spalti a tifare per la salvezza delle neroarancio.
“Ci aspettano due partite difficilissime da affrontare con la giusta mentalità. Rispetto a noi, il Pelletterie avrà anche l’impegno di Coppa Italia, ma c’è tutto il tempo per smaltire stanchezza ed emozioni. Maite è il valore aggiunto di questa seconda parte e poi c’è la mano di Quattrini che ha dato ordine e più determinazione alle sue. Di sicuro – continua Corin – avremo di fronte una squadra che proverà a salvarsi a tutti i costi, ma noi sappiamo cosa fare: prima di tutto non prendere gol, poi cercare maggiore concretezza in attacco. La seconda in casa nostra sarà la sfida che deciderà tutto: per quanto mi riguarda ho ancora tanto da dire e dimostrare in Serie A, perciò conto su tutte le mie compagne del Granzette, sicura che scenderanno in campo con l’orgoglio e la voglia di giocare che ci hanno sempre caratterizzate”.

Futsal come passione e stile di vita, impossibile – allora – non chiederle un pronostico sulla Coppa Italia ormai alle porte.
“Un pronostico? Finale Statte-Falconara. Da un lato la squadra della quale si è sempre parlato poco, ma che ha fatto sempre bene, un gruppo che lavora duro con un Renatinha informa e Margarito che fa l’impossibile, insomma una squadra da non sottovalutare se gestirà bene le proprie forze; dall’altra la favorita per tutti. E’ vero che con l’assenza del Kick Off renderà la strada “più facile”, ma dovrà comunque battere quella che secondo me sarà la finalista, e quindi il Montesilvano. Entrambe dovranno impegnarsi molto, perciò può succedere di tutto. Le finali si vincono col cuore, in bocca al lupo a tutte, ma soprattutto al Falconara“, è la chiusura dell’ex Corin.

Foto: Valentina Zanaga e Lorenzo Zoli

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