Serie B

Sara De Sanctis: “Ora la svolta con l’Infinity e poi le Winter Deaflympics”

Sara De Sanctis

“Non voglio più vederti”. Per Sara De Sanctis, mai parole furono più dolci di quelle pronunciate dal suo fisioterapista alla fine un lungo percorso riabilitativo conclusosi nel migliore dei modi. Dopo la rottura dell’omero e la successiva operazione con interessamento del nervo radiale, infatti, non era affatto scontato che il portiere dell’Infinity Futsal Academy tornasse a giocare, ma per fortuna quei dubbi sono ormai lontanissimi nella memoria.
“Anche se, per etica professionale, nessuno me lo ha mai detto in questi termini, c’era il serio rischio di non recuperare completamente le funzionalità della mano. Avevo perso il controllo: il mio cervello dava l’input di alzare un dito, ma da quel dito non avevo risposta. Mi sono fatta male a maggio dell’anno scorso, a novembre ho ripreso a guidare col cambio automatico e un po’ alla volta ho ripreso anche tutto il resto. Ogni tanto c’è ancora qualcuno che mi domanda se dopo tutto questo voglio davvero continuare a giocare, ma io sono notoriamente testarda e poi c’è troppo in ballo: non me la sono sentita di non tornare in campo. Se poi non dovesse andare come spero, appenderò le scarpe al chiodo… prima, però, devo provarci”.

Forza di volontà da vendere per il portiere veneto che si divide tra gli impegni di Serie B con l’Infinity (tornata alla vittoria col Villaguardia e prossima al derby con l’Hurricane) e quelli con la Nazionale italiana sorde.
“Da domenica scorsa – dice Sara in merito al campionato – abbiamo cercato di dare una svolta, lasciando alle spalle alcune dinamiche che hanno detto degli scossoni. Sappiamo di aver condotto un girone di andata al di sotto delle aspettative: magari abbiamo raccolto punti “impossibili” come il pari a Sassari o col Pero e ne abbiamo lasciati altri più “facili”, ma siamo consapevoli di aver qualità che a questo punto avrebbero dovuto portarci ad obiettivi diversi rispetto alla lotta per non retrocedere. Anche se la qualificazione alla Coppa Italia è ormai persa, speriamo in un girone di ritorno molto diverso e più vicino alla nostra volontà che è quella di raggiungere i playoff. L’Hurricane? Ci arriviamo con un risultato sicuramente sofferto ma positivo alle spalle (6-5 col Villaguardia, n.d.c.) e questa è una boccata d’ossigeno prima di una gara in cui entrambe cercheremo di portare a casa l’intera posta in palio, ognuna per i propri motivi. Il risultato favorevole dell’andata non deve ingannarci: i derby nascondono sempre delle insidie e noi dovremo farci trovare sul pezzo, lavorando sui punti deboli e perfezionando i punti di forza”.

Poi la Nazionale e l’imminente Winter Deaflympics che si disputerà in Turchia ad inizio marzo, un evento che simboleggia la prima partecipazione di uno sport indoor ai Giochi Olimpici.
“Ogni volta che ci penso, mi viene la pelle d’oca – sorride Sara -. In questi giorni stiamo cercando di capire cosa portare a livello di abbigliamento, visto che lì saremo a -9 gradi, ma soprattutto come affrontare le diverse Nazionali in gara. Per me, l’emozione è doppia: si tratta del mio esordio assoluto con le Azzurre dopo uno stop che avrebbe potuto compromettere tutto ed è anche la realizzazione del sogno di qualsiasi atleta. Spero di rivivere le stesse emozioni dell’Europeo e anche qualcosa in più, perché col ct Lovo si punta in alto. Nessuno partirà per partecipare e tutte ambiscono alla posta più importante, poi non è detto che si raggiunga, ma – chiude Sara – abbiamo voglia di andare lì e fare tanto tanto bene”.

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