Serie A

“Vai Bitonto, sali sulla torre e urla che puoi farcela”

Ah, questo futsal italiano. Mamma mia quanto è scarso, dicevano. E lo diceva chi di campo ne capisce quanto la buona Cicciolina ne capiva di politica, ma tant’è che, in questo Paese, aveva diritto a sedere in un posto da parlamentare. In questo Paese, in cui tra il serio e il faceto si parla di “fustal”, parlano e scrivono quelli che in un parquet ci sono scesi solo con le ciabatte e il pigiama, ma non hanno mai fatto un video ammettendo “gravi errori di comunicazione” e tantomeno donato un milione in beneficenza. Spilorcez!

Così, ancora una volta, dopo la sconfitta del Bitonto contro Benfica, verranno a dirci che il “fustal” italiano è scarso, il nostro campionato è falso, i nostri tecnici sono dei bidoni con una lavatrice al posto della lavagnetta. Oh Dio, alcuni lo sono realmente e farebbero bene ad evitare di fare triplo ruolo. Vergognez!
Ma se investi realmente, in panchina hai uno che allena davvero e hai portato nel bel Paese mezza nazionale brasiliana e italiane di talento… allora no, allora non siamo così scarsi e dovreste smetterla di rompere gli zebedei con le vostre analisi asettiche da ogni principio tattico e conoscenza di campo. Basta, basta così per carità. Siamo stanchi di bugie travestite da verità e viceversa, questo è sicuro. Ma siamo stanchi anche dei frustrati che ad ogni idillio calcettistico italiano femminile devono propinarci , per forza, argomenti nefasti per screditare quello che abbiamo di buono. Ieri, ad esempio. Sì, ieri. Ora verranno a dirci che Fifò ha vinto ancora e che il Portogallo ha dimostrato di essere avanti anni luce al nostro cospetto. Nulla di più falso. Perché il Bitonto l’ha giocata e l’ha giocata bene questa partita, avrebbe meritato di non perderla e ha fatto soffrire non poco la squadra che governa il mondo. Sì, governa il mondo, ma per quelli che il parquet l’hanno visto solo in salotto. E’ chiaro che da Spagna e Portogallo, per stare in Europa, molto dobbiamo imparare e tanto rispetto dobbiamo portare: come fosse un versetto in rima poetica. Ma è anche vero che ieri gli arbitri hanno dimostrato che nella nostra serie C si gioca un futsal più agonistico, anzi più vero, che in alcune zone della Spagna.


Il Bitonto può farcela. Il calcio a 5 italiano può farcela. In realtà ce l’ha già fatta lo scorso anno a Falconara in un tripudio italiano che ha fatto tremare la casa di Babbo Natale. Al PalaBadiali portoghesi e spagnoli non ci vogliono tornare nemmeno per fare una festa di carnevale, troppo è stato lo scorno subito. Eppure anche lì, qualcuno, ha avuto da ridire e anziché aiutare il movimento a migliorarsi dopo il trionfo, ha dovuto sottolineare che questa competizione non serve a nulla. Per voi forse, voi che non la farete mai. Abbiamo da imparare, ma possiamo anche insegnare. Dobbiamo crescere e dirci meno bugie, ma quando siamo sinceri siamo più credibili di quanto possiate immaginare. Ieri, ennesima dimostrazione, l’abbiamo capito: Bitonto può farcela.

Allora il Deus scrive per dare positività e mandare messaggi all’Hotel di Burela dove dorme la banda di Puglia: crediamoci, siamo forti esattamente come loro. Se limitiamo gli errori, eliminiamo gli orrori in nero e prendiamo la consapevolezza di potercela fare, gli caliamo il pacco regalo per il secondo anno consecutivo. E se succede, qualcuno non saprà più che scrivere. E solo Dio sa quanto sarebbe a vantaggio di questo nostro amato sport , che ha bisogno di meno bugie e di verità dette e scritte da chi almeno una volta ha indossato una tuta per uscire anziché stare sul divano a pontificare. Vai Bitonto, sali sulla torre e urla che puoi farcela.


Deus ex machina

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