Serie B

Da Palermo a Lecce, dal tennis al futsal: Di Giorgi, nuova vita col Levante Caprarica

Di Giorgi

Da Palermo a Lecce, il trait d’union è stato quello dei virtuosisimi architettonici e della cultura. A cambiare (e anche radicalmente) sono stati invece ambito sportivo – dalla Serie B di tennis, all’A2 di calcio a 5 – e ruolo: da giocatrice ed istruttrice, a massaggiatrice del Levante Caprarica. Queste, in breve, le tappe che hanno rivoluzionato la vita di Tiziana Di Giorgi. Passi compiuti spesso al buio, ma senza timore. Fino a che il destino, per ironia della sorte, non l’ha portata nella città della sua squadra del cuore: il Lecce.
“Il colpo di fulmine è scattato durante una gara col Palermo in Serie C. Da allora tifo per i colori giallorossi e, quando per lavoro ho dovuto scegliere tra questa città o Milano, non ho avuto naturalmente neanche il minimo dubbio”, sorride. Per trasferirsi in Puglia ha lasciato un impiego all’interno degli Enti Umanitari, ma ha ripreso gli studi in Scienze motorie terminati a novembre. Un altro cambiamento, neanche da poco, affrontato di petto. Ma dove si trova tanto coraggio?
“In realtà tutti modifichiamo qualcosa nel nostro quotidiano, tutti prendiamo ogni giorno decisioni più o meno drastiche. Sono sempre dell’idea che se ho trasformato qualcosa, è perché non mi appagava al 100%. “Come sarebbe stato se…”, insomma, non è una domanda che mi pongo spesso – sorride -. Preferisco sbagliare, ma agire. E poi sedermi ad analizzare la situazione”.

Più che positivo, comunque, il bilancio tra le braccia della “Signora del Barocco” e tanta di questa serenità è direttamente collegata proprio alla squadra giallonera.
“Mi sono avvicinata come supporter e poi mi è stato proposto il ruolo di massaggiatrice, al quale ho detto subito sì. Stare nel Levante è come stare a casa e poi per me è come col Lecce: impossibile non tifare per loro. Ricordo ancora il primo messaggio mandato nel gruppo dopo la prima sconfitta in campionato: avevamo perso sì, ma le emozioni che mi avevano dato lottando fino all’ultimo secondo erano andate ben oltre il risultato. Questo è il motivo per cui è così bello amarle, ma loro lo sanno: infatti, prima di esserne giocatrice, ogni ragazza del Levante è prima di tutto tifosa per eccellenza della squadra stessa. La loro capacità di lasciarsi tutto alle spalle o di riesaminare tutto solo in allenamento è esemplare: questo tipo di mentalità andrebbe insegnata ai bambini di tutte le discipline sportive”.

Tra un circolo privato e un palazzetto, Tiziana preferisce di gran lunga il secondo.
“Non ho mai conosciuto un’allenatrice come Lucy Campanile e un presidente come Morello: la loro passione è trascinante e in più c’è totale rispetto della meritocrazia, cosa che negli altri ambienti purtroppo a volte viene sottovalutata”.
A maggior ragione domenica, contro una Virtus Cap San Michele ancor più lanciata dopo la conquista della Final Four, quella delle giallonere sarà una gara a chi si impegnerà di più.
“Nel tennis, mi sono trovata in entrambe le posizioni: di favorita, come il San Michele, o meno, come il Levante. In quest’ultimo caso – chiude Di Giorgi – occhio alle motivazioni di chi non ha nulla da perdere. Sulla carta potrebbe sembrare scontata, ma sono sicura che in casa nostra daremo il 200%”.

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