Serie B

Levante Caprarica-Futsal Ragusa, Pedone: “Obbligatorio vincere”

Brutto stop contro il Lamezia, ma effetti in classifica fortunatamente limitati per il Levante Caprarica. Complice il doppio pareggio Ragusa-Reggio e Altamura-Noci, infatti, le giallonere rimangono stabilmente aggrappate a quel nono posto che vuol dire salvezza diretta. E da lì è più facile riflettere su ciò che è stato per metabolizzarlo in fretta e passare oltre.
“Sicuramente non è stata una delle nostre migliori partite – commenta la leccese Marta Pedone – ma ce l’abbiamo messa tutta contro una squadra che ha delle ottime giocatrici, in grado di fare la differenza nel nostro campionato. Ogni gara persa ha qualcosa da insegnare e questa ci ha dato la conferma che bisogna dare sempre di più in ogni partita e non mollare mai”.

Teoria da associare ben presto alla pratica perché i punti in palio contro il Futsal Ragusa potrebbero essere una serie ipoteca sul futuro. Tendere verso il Team Scaletta, lasciando quanto più indietro possibile il duo di cosa: l’occasione è ghiottissima e Pedone lo sa bene.
“Bisogna assolutamente vincere. Non abbiamo molta scelta. Ce lo meritiamo noi e soprattutto i nostri sempre presenti tifosi. Aver vinto all’andata non vuol dire assolutamente nulla, anzi. questo ci deve spingere a fare ancora meglio. E ci metteremo grinta, testa e cuore nel farlo”.

Promessa di una delle “figlie” del Levante, data la lunga conoscenza con la famiglia Morello.
“Dopo anni di taekwondo e di pattinaggio artistico finalmente sono riuscita a praticare lo sport che ho sempre amato, iniziando da Cappa Team, squadra di calcio a 5 femminile di Caprarica allenata da Paolo Morello, persona stupenda, padre di Pier Paolo, nella quale ho trascorso due anni davvero belli. In seguito allo scioglimento forzato della squadra, sono passata all’Acquarica di Lecce e ai Salesiani, fino alla “reunion” tanto attesa con Pier Paolo Morello”.
Ritrovarsi è stata una delle conquiste sportive più belle per la latreale/pivot.
“Appena ho saputo che a Caprarica stava per nascere una squadra con lui a capo, non ho avuto dubbi nel propormi come una possibile giocatrice: ero sicura che sarebbe stata una bellissima esperienza e non mi sbagliavo, tant’è che la passione per il futsal è nata proprio grazie a questo progetto e a Lucy Campanile. Ho sempre giocato per divertimento in campionati minori come il CSI, ma qui – grazie a loro – a 35 anni è mi è stata data la possibilità di giocare in serie C e ho iniziato a prendere più sul serio questo mondo”.

E ora che è in A2, le sue già spiccare doti di ascolto e predisposizione all’apprendimento si sono addirittura amplificate.
“È che da Lucy c’è solo da imparare – sorride -, sia a livello calcistico che umano. Il livello di questa categoria impone di allenarsi intensamente e di assorbire ogni minimo consiglio. Poche parole e molti fatti, lavorando sodo. È questa la cosa importante per cercare di superare sempre i nostri limiti e migliorarci. Questo è quello che io e le mie compagne ci impegniamo a fare a ogni allenamento e ancora di più ogni domenica. Dove si può arrivare con questo gruppo? Determinazione e unione non ci mancano e sono sicura che questo ci farà gioire in futuro”.

 

 

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