Serie B

Federica Leone: “Levante Caprarica più maturo soprattutto tatticamente”

Federica Leone

Il tempo di dare un morso alla nuova stagione e niente più. A causa di un brutto infortunio patito negli ultimi 5” dell’esordio, la Serie A2 di Federica Leone è iniziata e (per il momento) finita con la Nox Molfetta, ormai mesi fa. Ma – seppur da fuori – insieme al Levante Caprarica ha lottato e sofferto nella gara contro il Futsal Ragusa che permesso alle giallonere di mantenere la tanto sospirata zona salvezza.
“Come ci aspettavamo, è stata una partita molto dura, caratterizzata da un’espulsione per le nostre avversarie e una serie di scontri fisici che ci hanno viste tenere botta. Con le siciliane ci sono vecchie scorie relative alla nostra eliminazione nei playoff dello scorso anno, ma siamo entrate in campo con la giusta determinazione. Anche se il punteggio è rimasto in bilico fino alla fine, sinceramente non ho mai avuto paura di perdere, si vedeva dagli occhi delle mie compagne che sarebbe andata esattamente com’è andata”.

E ora il Grottaglie per sperare in un colpo gobbo ad una delle 5 squadre più attrezzate del girone.
“Avversaria sicuramente ostica, ma se riusciamo a mantenere questo atteggiamento sarà dura batterci perché ora abbiamo più consapevolezza di quello che ci aspetta. Lucy Campanile ha tanta esperienza nel mondo del calcio a 5 ed è riuscita a trasmetterci quei concetti e quelle nozioni che non avevamo. Non so se qualcun altro al posto suo si sarebbe imbarcato in questa avventura… – sorride – ma so che con lei abbiamo fatto un salto che ci permette di guardare al futsal dal punto di vista anche tattico, mentre prima ci limitavamo all’aspetto atletico. Non pensiamo più solo a noi stesse, abbiamo imparato a studiare l’avversario e a contrastarlo per quanto ci è possibile”.

Se al futsal si è avviata con i Salesiani, in precedenza per Leone ci sono quasi 20 anni di calcio: dai Pulcini in una squadra maschile, al Lecce Femminile per 4 anni tra C e A2 e poi ancora Melpignano in C, senza mai tralasciare gli studi che l’hanno portata a laurearsi in ingegneria civile.
“Quando c’è una passione così grande a muoverti, alla fine il tempo da dedicare a quel che più ti piace si trova. Ma sinceramente penso di essere agli sgoccioli: un paio di anni ancora e poi da pivot passerò ad essere tifosa”, dice. E allora proviamo a trattare: una stagione vissuta attivamente per soli 40’, non può certo definirsi tale.
“Sono in fase di ripresa, ma non voglio neanche forzare. Chissà, magari allungo ancora un po’… nel frattempo, sono felice della crescita della squadra. Siamo maturate e non smettiamo di imparare, che poi è il vero obiettivo del nostro primo anno in A2”.

 

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