Final Eight

FINAL EIGHT – Cialfi in casa TikiTaka: “Felicissime, cariche, pronte, forti e motivate”

cialfi

Per il Tikitaka Francavilla scende in console Chiara Cialfi. La musica espressa dal Francavilla vede così due declinazioni: in campo è Debora Vanin a segnare ritmo e sonorità (e gol certo), e fuori dal campo, dove Cialfi non ha rivali in quanto a bit. E’ facile capire come, unendo tutto, esca fuori la stagione interpretata fino ad ora dalle giallorosse, li, nella parte alta della classifica. Da neo promossa. 
E da neo promossa, centra subito l’obiettivo qualificazione in Final Eight. Ora è tempo di partire ed è a Cialfi che è affidato il compito di scegliere la giusta playlist per per viaggio che da Francavilla condurrà a Bisceglie. 

Come è arrivata la Coppa? Beh, come tutti gli anni presumo“. Ilarità e sarcasmo sono le sue armi vincenti, perché in fondo, ridere e cantare anche nelle difficoltà, aiuta a stemperare la tensione fisiologica che accompagna l’evento. “Scherzi a parte, per noi è arrivata grazie al grande impegno profuso da tutti. Siamo al primo anno di Serie A e abbiamo centrato i nostri obiettivi nei tempi stabiliti: salvezza prima, qualificazione in Coppa e playoff. Non male per una matricola. Come si dice dalle mie parti, siamo felicissime, cariche, pronte, forti e motivate. E’ un modo di dire che ho sempre sentito e oggi è più calzante che mai. Per questo, affronteremo tutti a viso aperto, senza paura. Vogliamo vivere il momento pienamente“. 

cialfi

Se la Coppa Italia fosse una canzone? Nessun dubbio per la numero 10. La prima traccia sarebbe Notti in Bianco. Play.
Godiamoci sto viaggio, giorno dopo giorno, metti che sia l’ultimo, vivila così
Superficialità? No, quella mai. Leggerezza piuttosto. “E’ un’esperienza unica, ne sono consapevole, anche se non l’ho ancora mai vissuta in prima persona. Tutti raccontano che sia la competizione più bella da giocare e ci credo, oltre che poterlo immaginare. Per questo credo che il miglior modo per affrontarla sia assaporandone ogni momento.

Non serve molto e noi abbiamo tutto: l’entusiasmo, la possibilità, la squadra, la motivazione e la voglia di giocarla insieme“. Pochi elementi che, combinati insieme ad arte, possono regalare la felicità, come un risotto preparato per cena con ingredienti semplici e che diventa il piatto più buono del mondo per il solo fatto di averlo condiviso con le persone che ci fanno stare bene. 

cialfiUna volta arrivati in quel di Bisceglie, l’obiettivo minimo è uno solo. “Vincere. Non è supponenza. E’ che sono leone!”. Ride orgogliosa di sé. Ma, anche in questo caso, non c’è malizia. Né astrologia. “Quando quando sei li, quando giochi, non scendi in campo per fare bella figura, lo fai per vincere, altrimenti sarebbe più conveniente starsene a casa”. E invece no, da casa si parte per competere.

Gli affetti di casa però, quelli non escono mai dall’equazione. Ne diventano un’ulteriore spinta motivazionale. “Mi piacerebbe regalare nuove soddisfazioni alla mia famiglia. Vedere dove sono arrivata con questa società, aver vinto campionati e conquistato promozioni con questa maglia, mi rende orgogliosa e felice per i miei cari. Sono loro a sostenermi sempre, anche quando magari le cose non girano per il verso giusto. Sarebbe meraviglioso poter restituire almeno in parte la loro amorevolezza“. 

Oltre alla competitività intrinseca, il Tikitaka può contare del supporto e del contributo più che incisivo del blocco brasiliano che tanto bene sta facendo a tutto l’ambiente, sotto ogni punto di vista. “Grazie a loro, siamo migliorate moltissimo sia dal punto di vista tecnico personale, sia come intensità. Si deve pensare più veloce con loro ed è solo così che si possono affrontare le grandi squadre presenti in campionato. Non è facile, soprattutto per chi come me ha una formazione differente e non è abituato, ma l’intesa che si è creata fin da subito ci ha permesso di tirar fuori il meglio di ognuna.

Sono sempre pronte a darci un consiglio, dentro e fuori il campo e sono compagne di squadra, persone, fantastiche. A Debora mi ispiro molto sportivamente, è un esempio da seguire per me. Certo non ho le sue qualità, lo so bene, ma posso migliorare ancora tanto. cialfiAnche se la mia vita è più coerente al pensiero di Michela Giraud: fare schifo è un diritto e, modestamente, per fare schifo sono fantastica“. E’ solo un modo colorato dalle tonalità Cialfi per dire che il divario è tanto tecnico e tattico è grande, ma che può essere se non colmato, di certo livellato verso l’alto. “Avrò anche un talismano per la coppa: i parastinchi che mi ha regalato Tampa

Magari non saranno come gli scarpini di Jimmy Grimble, ma “il gesto manifesta la sua fiducia nei miei confronti e voglio ripagarla“. 

Ci proverà giovedì contro il Bitonto, nei quarti di finale. “Il Bitonto è una grande squadra. Lo abbiamo già affrontato due volte. Una vittoria e una sconfitta. Ma non sono affatto indicative, la coppa è ben altra cosa. Sono contenta però di affrontare una società a noi tanto legata. In campo ci sfideremo fino all’ultimo, come non ci fosse un domani. Ma un domani c’è, perciò, terminata la partita, sarà ci abbracceremo qualunque cosa accada. Giocare con questa consapevolezza – conclude Cialfi – è meraviglioso“. 

Godiamoci sto viaggio, giorno dopo giorno, metti che sia l’ultimo, vivila così

Click to comment

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

To Top