Serie A

Vanessa Jimenez: “Che rimonta col Pescara, Bisceglie unito più che mai”

Si torna sempre dove si è stati bene. Si può riassumere così il secondo capitolo tra Vanessa Jimenez e il Bisceglie Femminile, squadra incontrata la prima volta nel 2019 e riscelta durante il mercato invernale, nonostante le proposte di altri club di Serie A.
“Conoscevo già società e squadra, sapevo che ci sarebbe stata sintonia. Cercavo fondamentalmente calma e tranquillità, così non ho avuto dubbi”. E non ne ha avuti neanche quando il cammino non si è mostrato esattamente lineare come aveva immaginato: dal raggiungimento della Final Eight con un pazzo 6-6 a Roma all’ultimo punto ottenuto con una altrettanto folle rimonta contro le tricolori, il Bisceglie ha dimostrato di poter essere croce e delizia di se stessa.


“Qualche risultato è stato travagliato – ammette – ma quello che ci ha contraddistinte è stata sempre l’unione: forse da fuori qualcuno non ha creduto in noi, ma noi siamo state sempre brave a motivarci e siamo state sempre più forti di tutto quello che accadeva all’esterno. Siamo giocatrici che non mollano mai, ogni mia compagna ha voglia di lottare. Il pareggio col Pescara? Mi è piaciuto tantissimo – sorride Vanessa – perché si è vista tutta la bellezza di questo sport, in cui non puoi permetterti di sottovalutare nessuno: anche se la prima parte è a tuo favore e in modo piuttosto comodo, non è detto che la seconda non possa essere completamente diversa grazie alla grinta e al carattere della squadra avversaria”.

Per la stessa ragione, tutto potrà succedere anche nella prima in Coppa Italia contro le campionesse del Città di Falconara.
“Per fortuna, abbiamo pescato proprio la squadra migliore. In che senso? Prima di tutto – spiega Vanessa – di là ci sarà la spagnola più forte di tutte, Marta Peñalver Ramón, che ho avuto il piacere di avere come compagna di squadra sia nel Roldan che nella  Selección murciana e sarà uno spettacolo incontrarla e poi – aggiunge – senza nulla togliere alle altre, giocare contro avversarie così attrezzate, ti dà sempre qualche stimolo in più: se vincere è in generale sempre bello, riuscirci contro di loro sarebbe qualcosa di unico e ancora più gratificante”.

Non esistono sfide impossibili per Vanessa, non solo nello sport ma anche nella vita.
“Il mio sogno nel cassetto? Aiutare le persone più deboli. Le donne vittime di violenza o costrette a prostituirsi, i minori coinvolti nelle tratte. C’è tanta gente cattiva nel mondo e io nel mio piccolo vorrei fare del bene utilizzando la mia laurea in psicologia all’interno del corpo di polizia, come mediatrice. Essendo donna, mi è praticamente impossibile vivere di futsal: l’ho sempre considerato una forte passione, ma quello che vorrei fare davvero è dare aiuto a chi ne ha bisogno”.
Tante ore di studio per preparare il concorso che le permetterà di realizzarsi professionalmente e altrettante trascorse sul campo per affrontare al meglio l’ultima parte della stagione. Sabato c’è un Padova costretto a fare punti e sugli spalti ci saranno anche due tifosi speciali: mamma Fina Alcaraz e il figlioccio Jose Luiz.
“Ci metterò tutta la forza che ho, sarà bello avere parte della mia famiglia lì. La gara? Sarà dura, ma sento che la squadra è unita e questo ci rende ancora più forti”.

 

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