Futsal

Rimodulazione Final 8, Ventura: “Qualcuno sta giocando con la nostra passione”

Ventura

Uno stop a testa alta contro la nuova capolista Falconara, dopo due belle prestazioni delle quali hanno fatto le spese Kick Off (4-3 a Gorgonzola, in barba ai pronostici) e Pelletterie (roboante 7-1). Al netto del fresco rientro di Giuliano e della defezione della lungodegente Rozo, il Bisceglie sta dicendo la sua con una personalità che tanto rispecchia quella dell’apprezzatissimo Nico Ventura, che – nonostante tutto – continua a tenere i piedi ben piantati a terra.
“Certo gli infortuni non ci hanno aiutati in questa prima parte, ma tutto sommato siamo riusciti a compensare con una rosa ampia e di qualità. Io credo sia il normale percorso di una squadra per buona parte nuova, con alti (vedi Kick Off) e bassi (vedi Lazio): di sicuro avremmo meritato qualche punto in più con Statte e Capena, ma in una serie A così livellata in alto, ci può stare di pagare qualche errore o episodio poco fortunato”.

MINA VAGANTE Da terribile matricola a certezza del futsal nazionale, pronta a mettere le pronta a mettere le ali con i gol di Tres Villa e la caparbietà di Nicoletti, le due giocatrici che meglio rappresentano – in questo momento – le ambizioni di un club che ha già 9 punti di distacco dalla “zona rossa”.
“Stiamo studiando per diventare grandi, questo sì. Ma prima la salvezza, che con 10 squadre non è così scontata, e poi tutto il resto. Salvarsi evitando i playout significa entrare nelle prime 8 e giocarsi playoff scudetto e, spero, Final Eight… e nella gara singola, magari all’interno di una competizione particolare, possiamo provare a diventare la mina vagante, spaventando chi più di noi ha creato un roster per vincere”.

FINAL 8, NO ALLA RIMODULAZIONE E a proposito di Coppa Italia, sta facendo discutere (non poco) la rimodulazione in chiave restrittiva del regolamento di accesso alla kermesse più attesa della stagione.
“Temo che qualcuno voglia giocare con la nostra passione! L’anno scorso raggiungemmo la prima Final Eight della nostra storia ad 8 secondi dalla fine, con la tattica del portiere di movimento e qualcuno ha ritenuto più giusto cancellare tutte le emozioni e gli sforzi, preferendo un campionato mozzato sul più bello ad una ripresa post-Covid. Oggi – continua Ventura – aldilà di improbabili combinazioni di risultati, dovremmo essere nelle prime otto e, per motivi che stento a comprendere, si cambiano le regole in corsa. Ma perdonatemi, se l’intenzione è quella di formulare una classifica con tutte le gare del girone di andata, attendendo tutti i recuperi, qual è l’esigenza di cambiare le regole stabilite e condivise a settembre? Perché obbligare settima ed ottava a rigiocarsi sul campo il diritto a disputare la Final Eight, diritto acquisito sul campo con mille sacrifici (compresi quelli annessi alla questione Covid che potete intuire)? Avrei capito un ripescaggio delle ultime due qualora si fosse deciso di utilizzare classifiche diverse, magari con coefficienti punti/gare giocate, senza attendere tutti i recuperi. Allora sì, ma non in questo caso. Ancora una volta si tende a svilire il risultato del campo che è il frutto di mille sacrifici ed emozioni… e per chi fa sport per passione, non può che sembrare un errore clamoroso. Detto questo, se dovessimo essere noi a disputare il turno preliminare, proveremo a confermarci anche in quella gara e presentarci al tavolo delle grandi, di diritto”.

RIPRESA A SINGHIOZZO Opinioni chiare e dirette, come quelle che aveva espresso ad aprile in merito allo stop delle attività senza assegnazione del titolo causa Coronavirus.
“Secondo me avremmo dovuto completare la stagione tra maggio e settembre (a fine prima ondata) e questa sarebbe dovuta essere compatta, da febbraio a giugno, così da ridurre i costi per le società ed i rischi per i protagonisti. A maggior ragione, dopo aver cominciato a settembre ed in piena pandemia, ero convinto che il campionato doveva essere sospeso, con l’impegno di riprenderlo a Covid archiviato. Ma anche qui – rimarca il tecnico – temo che le regole e gli interessi di qualcuno, abbiano avuto la precedenza sulla sicurezza dei tesserati e sui bilanci delle società che al contrario, con una stagione compatta, avrebbero compensato l’inevitabile crisi economica ed evitato gli extra costi che il Covid sta comportando. Speriamo che il peggio della pandemia sia alle spalle (ma ho paura di no), e che il nuovo protocollo possa limitare il rischio per noi tutti, oltre che impedire qualche inevitabile becera strumentalizzazione della possibilità di rinviare gare. Mi preme, però, anche sottolineare che non mi piace sentir parlare di stagione falsata: finché si gioca e c’è un risultato, va rispettato. Alla fine, tutti – nessuno escluso – sapevamo in partenza che avremmo rischiato una stagione a singhiozzo”.

Calendario in linea (8 gare a testa già disputate) solo per Lazio e Bisceglie, con quest’ultima che si prepara al giro di boa in trasferta con un Granzette che non può concedersi passi falsi.
“Lo affronteremo mettendo in campo la stessa cattiveria agonistica e la stessa voglia di punti: non siamo appagati e dobbiamo dimostrarlo, palla su palla. Il Granzette ha avuto un paio di infortuni “importanti”, altrimenti sarebbe in ben altra posizione perché non è una squadra da ultimi posti ed al completo lo farà vedere. Per noi si tratta di una lunga trasferta e di una gara da portare a casa per chiudere questo girone di andata nel modo migliore e con la garanzia di essere nelle prime otto, come da obiettivo stagionale. Se questo vorrà dire Final Eight o spareggio, lo vedremo… Noi possiamo cambiare la storia di quello che avviene sul campo, ad altri invece l’onere di decidere le regole del gioco”.

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