Beach Soccer

Pavia Beach, Saggion e la finale: “Una per tutte, tutte per una”

Saggion

C’è una squadra italiana che domani, in Turchia, scenderà in campo per giocarsi il titolo mondiale della prima World Winners Cup di Beach Soccer e questa squadra, che ormai tutti abbiamo imparato a conoscere ed apprezzare, è il Pavia Beach del presidente Vittorio Zadotti. Anche il volto del suo capitano è entrato ormai nel nostro quotidiano: si tratta della rossa tutta grinta Claudia Saggion, talento del calcio a 11 ancora prima che del calcio sulla sabbia, partita da Curtarolo e arrivata ormai ad un passo da un incredibile traguardo.
“Partecipare al mondiale è sicuramente una grande emozione per me: sono fiera di poter rappresentare l’Italia e soprattutto grata al club per avermi dato questa possibilità che sto cercando di sfruttare al massimo”.
Le leonesse: è così che si fanno chiamare le terribili ragazze di mister Mardente, che in poco tempo ha avuto la capacità di amalgamare in modo perfettamente omogeneo nomi di livello assoluto, provenienti da diverse culture (pensate che sono solo due le atlete del Bel Paese, a causa del concomitante svolgimento del campionato di Serie A che ha privato patron Zadotti di alcune delle sue pupille).
“Magari noi italiane siamo meno preparate delle nostre compagne italo-brasiliane o brasiliane, ma stiamo dicendo la nostra in un gruppo in cui le differenze non esistono più e siamo davvero “una per tutte, tutte per una”. Ci aiutiamo a vicenda, che si vinca o che si perda qui si cresce assieme”.
Pavia
E in questo processo il coach calabrese ha un ruolo fondamentale. “È una cosa unica con noi ragazze, fuori e dentro dal campo. E come allenatore, tatticamente parlando, è un genio, un visionario”.
Non solo Saggion, è stato anche il campo a parlare: 3-2 nella prima con la Lady Grembach (prossimo avversario nell’ultimo atto di Alanya), poi un ko di misura con lo Zvedza e infine un netto 7-1 al Tokyo, risultato che ha aperto al Pavia le porte della finale.
“Devo ammettere che l’avevamo immaginata più impegnativa – commenta riferendosi alla gara con le nipponiche. – Loro erano ben organizzate in campo, ma noi abbiamo interpretato la partita al meglio, gestendola senza correre quasi nessun rischio. L’unico ko – invece – è arrivato contro la squadra a mio parere più attrezzata, battuta proprio dall’avversaria che combatterà contro di noi per il titolo”.
Domenica la sfida decisiva con la rivale polacca, intanto il Pavia si gode un giorno di relax dopo tanta fatica.
“Colazione, partita, pranzo, recupero, cena e letto. E’ così dal 21 ottobre ed il tempo è volato. Oggi avremo il primo giorno libero e andremo a visitare questo posto che è stato una bellissima scoperta, con un mare stupendo e una città ben sviluppata. La finale? Ci pensiamo, ma siamo tranquille e non abbiamo pressioni da parte di nessuno, perciò sono certa che ci divertiremo”.

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