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Alessia Zecchini tra record e i sogni di Olimpiade… senza fiato!

Tre volte campionessa del mondo in tre discipline diverse: in assetto costante con attrezzi (monopinne) fino a raggiungere 93 metri di profondità in mare, in assetto costante senza attrezzi con 58 metri e nello jump blue – disciplina in cui si nuota attorno ad una corda a 10 metri sotto l’acqua – con 190 metri. Secondo la Fipsas – Federazione italiana pesca sportiva e attività subacquee- nel mondo sono circa 100.000 a praticare questo sport di cui 8000 sono i tesserati di questa federazione.
Stiamo parlando di Alessia Zecchini, una giovane campionessa di casa nostra.
Qualche giorno fa a Milazzo si è disputata la DugonCup, giunta alla sua 4a edizione. Gli addetti ai lavori attendevano con trepidazione Alessia che, avendo già siglato 3 primati indoor e uno outdoor in quel di Milazzo, aveva abituato molto bene gli affezionati alla manifestazione apneistica. Le aspettative non sono state deluse e l’atleta romana ha aggiunto l’ennesimo primato nazionale alla sua già lunga collezione, percorrendo 180,90 metri in Apnea Dinamica senza Attrezzi (DNF). Quasi 10 metri in più del suo precedente record di 173,10 m.
Abbiamo raggiunto la giovane Alessia cercando di scoprire qualcosa in più di lei e di questo mondo, forse ancora un po’ sconosciuto, dell’apnea.

 

1. Alessia, solo pochi giorni fa hai abbattuto un altro record in apnea, nelle acque della piscina di Milazzo. Una città che ti porta fortuna. Come ti senti dopo questo ennesimo traguardo?

Questo risultato per me è molto importante, e averlo fatto per l’ennesima volta nella città di Milazzo e grazie all’organizzazione dei miei amici Dugonghi (Dugongo Team) è stato emozionante. Desideravo fare una buona gara e speravo in un record in questa disciplina che amo molto… per fortuna è andato tutto come previsto!!

2. Quali sono adesso i prossimi obiettivi?

Tra poco più di un mese parteciperò al Vertical Blue, una gara che si svolge nel Blue Hole alle Bahamas. So di stare in forma e darò il massimo per portare a casa la vittoria.

3. Parliamo di te. Come è nata la passione per questa disciplina di certo non comune nel mondo dello sport?

Forse è sempre esistita, ho sempre amato stare in mare e andare sott’acqua. Grazie agli ultimi due brevetti di scuola nuoto ho scoperto che esisteva come sport e, da quando ho preso il primo brevetto FIPSAS non ho più smesso!

4. La disciplina dell’apnea non è annoverata tra gli sport olimpici. Intravedi qualche possibilità in prossimo futuro?

Fortunatamente se a questa domanda avessi risposto un anno fa, ti avrei detto che non sarebbe mai stato possibile. Oggi invece, le cose sono cambiate e possiamo sognare…

 

5. Le donne stanno conquistando importanti risultati in molte discipline sportive come lo sci (vedi Sofia Goggia) e la scherma (vedi Di Francisca ed Errigo). Come leggi questi successi?

Sinceramente credo che è da parecchi anni che le donne stanno portando numerosi successi sportivi, come la Pellegini, la Vezzali, Pennetta, ecc… Ormai non c’è più alcuna distinzione in Italia tra i due generi.


6. Oltre all’acqua quali altri sport ti affascinano?

Amo andare sui roller e una volta a settimana rinuncio volentieri alla piscina. Mentre in TV mi vedo sempre le partite della Roma e, se mi capita, qualunque sport dove ci sia l’Italia.

7. Come pensi un giovane possa avvicinarsi a questa particolare disciplina che sicuramente richiede molto impegno e disciplina?

Perché non esiste nessun bambino che abbia fatto una gara trattenendo il fiato!! Inoltre, è veramente troppo bello e affascinate il mare per non venirne catturati e non poterne più fare a meno!!

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