Serie B

Sanna alla ricerca dello scatto perfetto: “Vogliamo dire la nostra”

Sanna

I click e i frame dei fotografi, nel mondo del futsal da qualche anno a questa parte, raccontano la disciplina in un modo nuovo, fresco. Non è solo gesto atletico. E’ ricerca dell’emozione, è narrazione di una storia. Parlano, appunto.
Non ci sono purtroppo fotografie che raccontano della gara dello scorso turno di campionato tra Vis Fondi e Shardana. Il match infatti non ha visto il suo compimento, lasciando un sospeso di campionato e gioco.

“Posso definirla una situazione un po’ strana – commenta Martina Sanna, estremo difensore oristanese – Non giocare non fa mai piacere però purtroppo sono situazioni che possono accadere. Visto come sono andate le cose, è verosimile pensare che si deciderà per una vittoria a tavolino ma non è questo il punto. Vincere senza scendere in campo, per me per la prima volta, mi è davvero dispiaciuto”.

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Sarà necessario quindi, allo Shardana, mantenere tutta la carica accumulata e non liberata, per poterla utilizzare, a modulazione di frequenza, nella gara prevista per questo fine settimana contro la capolista Roma. “Come quando scatti una foto. Devi regolare tutto: luce, otturazione, velocità. Si può certo scattare a caso ma lo studio è necessario per raggiungere l’obiettibo che ci si pone. La Roma credo sia la squadra più attrezzata del girone, è forte e giocare contro di loro sarà impegnativo. Ma proprio per questo sarà una bellissima sfida.

Avere contro una squadra così forte sarà solo uno stimolo a fare bene. Se loro sono equipaggiate alla grande – sottolinea Sanna – noi non siamo da meno. La società ha allestito una rosa valida che può dire la sua, composta da giocatrici di qualità ed esperienza. Non possiamo quindi permetterci di commettere ingenuità. Dovremo solo scendere in campo decise e convinte di ciò che sappiamo e fare forza sulla nostra arma migliore: il gruppo”.

E se c’è una foto che Martina, fotgrafa di professione, vorrebbe scattare, sarebbe proprio questa. “I volti carichi di gioia per aver raggiunto insieme gli obiettivi che ci siamo prefissati. Vorrei davvero scattarla, o forse questa volta andrebbe bene che qualcuno la scatti per noi. La fotografia è una passione, nata per caso, come il mio ruolo da portiere, alla quale non rinuncerei se non per situazioni come questa”.

sanna

Non vuole rinunciare a migliorare ancora, Sanna, come portiere. Una questione di elezione. O semplicemente di natura. “Non nasco portiere, o forse si. Ho iniziato come giocatrice di movimento e sono state solo lecircostanze a farmi scoprire il ruolo che poi ho scelto definitivamente e del quale mi sono innamorata. E’ in quel momento che è cambiato tutto e sono arrivate tante soddisfazioni personali in poco tempo. Ogni partita è un’occasione osservare le mie colleghe e migliorare me stessa.

Ho avuto modo di allenarmi con Marika Mascia, grande professionista e stimo molto Sestari, Castagnaro e Oselame. E’ un ruolo – conclude Sanna – che ti permette di metterti totalmente a disposizione della squadra e che vive di fiducia reciproca. Voglio continuare così, cercando lo scatto perfetto una parata alla volta”.

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