Serie A

Bitonto campione: Lucilèia e Nicoletti, generazione di fenomeni classe ’83

“6 bellissima”. Due parole per raccontare una carriera sportiva che non ha mai fine. Susy Nicoletti alza al cielo la sesta Coppa Italia, dopo le 4 con lo Statte e quella col Montesilvano. Nessuno come lei, lo avevamo scritto e dobbiamo ripeterci. Perché questa è la verità. Storia riscritta per la neroverde, che l’anno scorso ne incassava una diversa in neroazzurro.

“In casa mia, in quel PalaDolmen che l’anno scorso mi ha vista uscire in lacrime perché pensavo che sarebbe stata l’ultima occasione che avrei avuto – dice commossa l’ex Bisceglie –, oggi festeggio di nuovo. Siamo state brave a superare un’avversaria tostissima come il Pescara e poi a chiudere l’impresa contro la Kick Off, senza sottovalutarla nonostante la differenza in classifica. Vincere davanti a questo pubblico è stato meraviglioso”.

Generazione di fenomeni, classe ’83. Da una parte proprio Susy, cresciuta con la maglia di Roberto Baggio sempre addosso. Dall’altra Lucilèia, MVP della competizione con una tripletta da regina. Cerca di parlare e si ferma. Forse ripensando a quando questo era solo un sogno di bambina con quella busta piena di giornali a fare da pallone. Poi si lascia andare in tutta la sua autenticità. “La lista dei ringraziamenti potrebbe essere infinita, perciò preferisco non fare nomi. Dico solo che ho visto realizzarsi un sogno, non solo mio ma di tutta la città di Bitonto”. Quarta Coppa per lei. Che, come Susy, ha ancora tutto il tempo che vuole per sognare ancora.

To Top