Futsal

Robertina Diodato sta tornando: “La mia seconda opportunità”

Roberta Diodato

17 aprile e 2 maggio. Da quest’anno in poi, Robertina Diodato festeggerà due compleanni: uno legato alla nascita e uno alla rinascita dopo quel terribile incidente che avrebbe potuto cambiarle definitivamente la vita. Ci sono volute tre operazioni (una delle quali durata 7 ore) e tanti “angeli” – come li definisce lei – ma ora, molto più velocemente del previsto, tutto sta tornando alla normalità. Robertina può camminare, correre e soprattutto, contro i pronostici iniziali, può tornare a giocare da professionista, se il calcio a 5 godesse già, come meriterebbe, di un certo status.

“Prima di tutto devo ringraziare il Dott. Sergio Razzano del reparto di Chirurgia Plastica del Cardarelli di Napoli. Fin dal primo momento mi ha rassicurata dicendomi che avrebbe trattato il mio piede come la mano di un chitarrista e così ha fatto. Mi ha spiegato l’intervento, un’operazione molto complessa di microchirurgia plastica: per la ricostruzione del piede mi è stato prelevato uno strato di pelle dalla schiena. Mi ha preparata ad ogni eventualità e non mi ha mai dato tempi di recupero certi perché troppo soggettivi, ma ha sempre creduto in me, seguendo ogni mio progresso. Basti pensare che il giorno prima dell’operazione, mi ha scritto: “Domani gioco la mia partita più importante e voglio vincerla””.
Tre punti ottenuti insieme dal chirurgo e da Robertina, che da una settimana è tornata a correre.
“40 giorni trascorsi in un letto di ospedale si sentono ma al giorno 41 ero già dal mio fisioterapista – che è un top – e mi sta facendo recuperare alla grande. Sono stata forte di testa. Mi è capitato anche di piangere, qualche volta, ma so che il peggio è passato. Se penso a quel che sarebbe potuto accadere – per un attimo dall’altra parte del telefono c’è silenzio – ho ancora i brividi. Realizzare tutto è davvero difficile”.

Roberta Diodato

Non ricorda la caduta, la mente ha degli efficacissimi sistemi di protezione. Ma il resto sì.
“Quando mi sono ritrovata a terra sull’ autostrada, ho alzato la testa e ho visto le macchine sfrecciare alle mie spalle. Ho pensato: è finita. Ma poi un trasportatore di un camion di una ditta di Catania (al quale sono risalita e che a breve chiamerò per ringraziarlo infinitamente) ha fermato il suo mezzo a 20 metri da me e mi ha fatto scudo, evitando il peggio.
Eppure, è successa una cosa strana: sentivo che il piede era completamente bloccato sotto il motorino, quest’ultimo invece di catapultarsi su di me, si è ribaltato dal lato opposto, e non so dirti bene come, ma – ripensandoci – è come se qualcuno lo avesse improvvisamente sollevato e spostato. Penso che in qualche modo c’entri mia nonna. È scomparsa da un po, di anni ma sento che è sempre qui vicina a me. Sono una miracolata: avrei potuto non esserci più e invece ho avuto un’altra possibilità”.

diodato

Non solo ha lavorato su se stessa con una volontà ferrea, facendo fino a 3 ore al giorno di riabilitazione quotidiana, ma ha anche dato gli ultimi due esami della specialistica di Scienze Motorie e conta di laurearsi appena terminato il tirocinio. L’unica cosa che le manca, adesso, è tornare a giocare. E anche questo desiderio è vicino alla realizzazione.
“Non c’è stato un solo attimo, in cui ho pensato che non sarebbe successo. Ho rischiato tantissimo, ma sapevo che il futsal avrebbe ancora fatto parte della mia vita. Il giorno in cui metterò di nuovo piede in campo, mi sentirò definitivamente rinata, ma nel frattempo – continua Robertina – sono una persona con consapevolezze diverse, consapevolezze enormi. Mi sono resa conto che la vita è un attimo, che ho avuto il privilegio di poter contare su una famiglia meravigliosa e su delle persone che non mi hanno fatto mai sentire sola: è anche grazie a loro se ce l’ ho fatta. In ogni caso, sono stata molto fortunata. Ora so che ho la forza di poter affrontare qualsiasi ostacolo. Persone nelle mie stesse condizioni, o magari migliori, oggi non possono sorridere come faccio io”.

Robertina Diodato

17 aprile, 2 maggio. La prossima data da ricordare sarà quella in cui firmerà il suo prossimo contratto. “Finché batte il cuore, finché reggono le gambe”. Lo ha scritto sulla sua pelle tanto tempo fa.

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