Tiro pazzesco, fisicità incredibile e quella testa dura che serve per inseguire i propri sogni fin da piccola. La descrizione è quella di Tainã Santos, ma potrebbe tranquillamente valere anche per sua sorella Bruna Vitória, anche lei giovane calcettista che si è già fatta un nome in Brasile.
“La nostra è una famiglia di calciatori – spiega la più grande delle Santos -. Poi ho un fratello arbitro, dalla parte di mio padre ho un altro fratello che ha giocato a calcio a 11 a livello professionistico e ho un altro fratello ambidestro e fortissimo, che già a 12 anni ha ricevuto le prime proposte per giocare fuori casa: i miei hanno avuto un po’ paura, era troppo piccolo e così non gliel’hanno permesso. Ma il calcio era comunque scritto nel nostro destino: io e Bruna abbiamo sempre corso dietro ad un pallone e alla fine mamma e papà hanno capito, lasciandoci libere di seguire la nostra passione”.
Classe ’90 Taina, classe 2002 Bruna, ma il loro rapporto è sempre stato sportivamente simbiotico.
“E’ come se fossimo allo specchio, mi ha sempre vista come un esempio e ha iniziato presto in realtà importanti come Female Chapecò, Balneário Camboriú – dove ho iniziato anche io nello Stato di Santa Catarina – Foz del Paraná, eccetera. Fino ad oggi non l’ho mai portata in Italia con me perché doveva terminare il suo percorso scolastico, ma nella prossima stagione chissà… ha già ricevuto chiamate da alcune società e sta valutando”.
Per quanto riguarda il suo futuro, invece, anche la prossima stagione potrebbe essere a Bisceglie.
“Non mi dispiacerebbe fare un’altra stagione in Puglia – dice in chiusura Tainã -. Sono stata bene lì e sarebbe bello anche poter costruire di nuovo altre belle cose”.