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AGS Volta League – 4a Giornata

Doppio turno di campionato in questa ultima domenica di Maggio. La Serie A affrontava la sua quarta giornata, mentre le squadre di Serie B scendevano in campo per il secondo appuntamento ufficiale. Il Trieste capolista fermato in casa da un volitivo e sfortunato Firenze, con Lauria ancora tradita da qualche errore di troppo del suo estremo difensore. In Serie B, spettacolare partita tra Sassari e Bolzano con le isolane che riescono a spuntarla con un gol sulla sirena.

Partita dal ritmo altalenante con un buon Genova nel primo tempo, capace di imbrigliare le trame dell’avversario e passare in vantaggio con uno spunto personale di Da Rocha. Potrebbe addirittura raddoppiare la compagine di Pergolari ma non riesce a concretizzare al meglio le occasione create. Al rientro in campo per il secondo tempo il Bologna appare trasformato. Catechizzato a dovere da Santucci, il quintetto in maglia bianca appare trasformato. Pesta selvaggiamente sul pulsante dell’acceleratore e costringe le liguri sulla difensiva.
C’è bisogno però dello spunto del campione per pareggiare l’incontro. Taty ruba palla a centrocampo e s’invola solitaria verso la porta avversaria, il Genova schierato nella metà campo avversaria non può arginare la ripartenza della brasiliana che a tu per tu con il portiere non sbaglia. Pareggio.
Quando mancano solo quindici secondi al termine ecco che il Bologna trova la zampata per agguantare i tre punti. Guti incontenibile sulla banda laterale trova la porta con una conclusione forte e tesa, Tirelli si oppone con una grande parata ma la palla respinta torna nella disponibilità di Sofia Viera che da due passi di testa spinge in rete il pallone che chiude l’incontro.
Tre punti importanti per un Bologna che ha dimostrato di essere anche capace di soffrire.

Quest’anno probabilmente il titolo passerà da Firenze, come dite, le toscane navigano in zona retrocessione e cosa c’entrano con la lotta per il titolo? Presto detto, ricordate il gol di Pomposelli in quel Verona – Venezia della scorsa stagione che costò i primo posto alle lagunari e probabilmente il titolo. La squadra di Lauria gioca un gran futsal, pressa l’avversario e soffre troppo le indecisioni del suo estremo difensore, davvero sfortunati a Firenze con la scelta dei portieri.
Vantaggio gigliato con Belli sulla sirena che sancisce la fine del primo tempo, vantaggio tutto sommato meritato.
Nel secondo tempo il Trieste incitato dal suo allenatore prova a reagire ma è ancora la squadra di Lauria a trovare il gol. Belli approfitta di un errato disimpegno di Nagy e la trafigge con una conclusione precisa, due a zero.
Punto nell’orgoglio la squadra di Iessi si ricorda di essere prima in classifica e imbattuta. Valeria Schmidt suona la carica per le sue compagne di squadra scaricando alle spalle di Mascia il gol che accorcia le distante quando ancora i tifosi toscani festeggiavano il raddoppio. La partita cambia improvvisamente, Firenze frastornato sembra incapace di mantenere il minimo vantaggio fino alla fine. Quando sembra che Lauria abbia portato a casa la prima vittoria stagionale arriva la doccia fredda.
Manca un solo secondo alla sirena quando Marta Penalver Ramon raccoglie di testa un calcio d’angolo e manda la palla a baciare la parte inferiore della traversa e poi in rete.
Due a due, finale.

Pareggio a reti bianche, il primo della stagione, tra tue squadre che sono sembrate ampiamente sotto tono. Ritmi blandi e poche occasioni davvero pericolose hanno caratterizzato una partita difficile da interpretare per uno spettatore abituato a vedere queste due compagini affrontarsi sempre a viso aperto. Un punto a testa che smuove comunque la classifica e lascia intatte le possibilità per Terni e Catania nella loro corsa per un posto playoff.

Tornano ad affrontarsi L’Aquila e Venezia per la prima volta dopo la gara di Supercoppa. Ciampaglia decide di sperimentare una nuova formazione arretrando Manieri sulla linea difensiva e spostando Bettioli sulla fascia laterale. Strategia che inizialmente sembra pagare, anche se le occasioni migliori capitano sui piedi di Bettioli e viene da pensare a cosa sarebbe accaduto se al suo posto si fosse trovato il sinistro velenoso di Manieri. Non si possono però lasciare troppe occasione al Venezia che tra pali e parate strepitose di Sestari trova il modo di passare in vantaggio con Ortega. Traversone da calcio d’angolo, incoccia di testa la spagnola, Oselame “sviene” e palla nel sacco. Ennesimo errore dell’estremo difensore aquilano che costa carissimo alle abruzzesi.
Il Venezia è una squadra cinica, passa al primo vero affondo.
Allarga le braccia sconsolato Ciampaglia in panchina, mentre il campo il suo capitano Cely Gayardo trova il modo di pareggiare l’incontro con una conclusione al volo che approfitta di una intuizione su punizione di Debora Vanin. Meritato pareggio.
Mancano pochi secondi alla fine del primo tempo quando Rebe tenta una conclusione verso la porta difesa da Oselame, Manieri s’oppone con il corpo al tiro e la palla respinta finisce sui piedi di Ersilia D’Incecco che da due passi realizza il gol del definitivo due a uno.

Continua a stupire il Verona di Luca Marcelli. Quest’anno con la concreta e reale possibilità della retrocessione sembra aver trasformato il sodalizio scaligero. Distinte di gara consegnate in tempo, impeccabile puntualità impossibile da ottenere nella scorsa stagione dal patron del Verona.
Nuovo atteggiamento societario che si riflette in campo, un Verona letale e concreto come non si era mai visto.
Bastano venti secondi alle gialloblu per passare in vantaggio. Calcio d’angolo, Barca raccoglie il traversone e di piatto indirizza la palla nell’angolo basso vicino al palo difeso da Margarito, pronta reazione dell’estremo difensore del Torino che respinge con i piedi. La palla torna però a Barca che questa volta con un piccolo scavetto alza il pallone quel tanto che basta per farlo ruzzolare in rete per l’uno a zero.
Imbrigliato tatticamente l’avversario il Verona continua a premere nella metà campo avversaria, costantemente pericoloso sulle situazioni di palla inattiva deve però attendere il secondo tempo per trovare il gol del raddoppio con Sofia Luciani che in fase di interdizione s’impossessa del pallone interrompendo la trama avversaria e s’avvia verso la porta avversaria.
Conclusione precisa e gol del due a zero che manda in visibilio il pubblico ospite e i primi fischi iniziano ad arrivare dalla curva dei tifosi di casa.

Esordio sfortunata per Eduarda che può finalmente sedersi in panchina con il suo Bolzano.
Complice qualche disattenzione di troppo del suo estremo difensore Salinetti, il Bolzano esce sconfitto da questo incontro che ha visto le alto atesine inseguire per gran parte dell’incontro fino ad acciuffare ad inizio secondo tempo il gol del pareggio. Beffate le ragazze di mister Eduarda però nel finale dalla conclusione di Violi a sei secondi dalla fine.
Pronti via e Salinetti pasticcia con una debole conclusione, non trattiene il tiro che resta li vicino ai suoi guanti, Marcella Violi allunga il suo piedone e butta la palla nel sacco. Sassari in vantaggio. Frastornato il Bolzano non riesce a reagire.
Raddoppio quasi immediato con Giuliano che raccoglie di testa un preciso traversone da calcio d’angolo e insacca sul palo lontano dall’estremo difensore del Bolzano. Eduarda guarda incredula le sue ragazze in balia delle avversarie.
Lidia Moreira con una zampata personale riesce a tenere a galla il Bolzano, accorcia le distanze dopo che una ottima Antonacci aveva respinto la sua prima conclusione a rete.
Potrebbe pareggiare la squadra di Eduarda in almeno un paio di occasioni ma le conclusioni risultato poco precise per battere il portiere del Sassari in giornata di grazia. Pagano carissimo le ragazze del Bolzano questa imprecisione. Giuliano ancora di testa e da calcio d’angolo si dimostra autentica dominatrice dell’area di rigore, svetta ancora e sigla il tre a uno che sembra chiudere la partita. Secondo gol personale per l’attaccante del Sassari.
Quando il quarto uomo ha già il dito sul pulsante della sirena per sancire la fine del primo tempo e il Bolzano a trovare la via del gol con Bertè che di testa in tuffo corregge un cross da calcio d’angolo, tre a due.
Nel secondo tempo Plevano riesce a coordinarsi perfettamente per indirizzare a rete con una conclusione precisa un traversone da destra. Pareggio meritato, raggiungo con una stupenda conclusione a rete. Passata la tempesta del doppio svantaggio il Bolzano sembra intenzionato a portare a casa almeno un punto, abbassa i ritmi e cerca di traghettare in porto almeno un punticino.
Di questo avviso non è Marcella Violi che a sei secondi dalla fine trova il suo secondo gol personale e i tre punti per il suo Sassari. Giuliano ruba palla a Bruna Marcon, la serve nello spazio per Violi in un perfetto no-look  e la conclusione del roccioso difensore del Sassari non lascia scampo a Salinetti.
Quattro a tre, finale.

Pari e patta per un Matera che forse s’attendeva di più dall’incontro contro un coriaceo Ascoli che dimostra ancora una volta che la sapienza tattica può molto anche contro lo strapotere tecnico degli avversari. Mister Serio schiera una formazione attenta che dimostra in campo una attenzione quasi maniacale ai dettagli, sbaglia poco e anzi di propone anche in pericolose folate offensive. Il Matera mantiene il pallino del gioco per larghi tratti della partita ma la sua sterile superiorità numerica non riesce quasi mai a concretizzarsi in maniera efficace e si schianta contro il muro avversario. Ne scaturisce un pareggio che muove la classifica dell’Ascoli ma rallenta la corsa alla promozione del Matera che dopo un buon inizio sembra trovare difficoltà a calarsi nella realtà di questa Serie B.

Incontro vero, giocato a viso aperto quello tra Pisa e Palermo che ha concluso la seconda giornata di Serie B.
Passa in vantaggio per primo il Palermo che con la sua manovra orizzontale riesce ad allargare le maglie difensive del Pisa fino a trovare l’imbucata giusta per Salvador che a due passi da Linzalone la batte con un piattone nell’angolo. Uno a zero.
Le siciliane continuano a intessere la loro fitta trama di passaggi orizzontali cercando di pressare alto nella metà campo avversaria. Il primo tempo si chiude con un Pisa in evidente difficoltà tattica che ha bisogno di rientrare negli spogliatoi per riordinare le idee.
Mister Carbotti deve aver catechizzato a dovere le sue ragazze nell’intervallo perché quello che emerge dagli spogliatoi e un Pisa completamente trasformato.
Le toscane difendono con più attenzione, restano a protezione della propria metà campo pronte a gettarsi in avanti in una serie di furiosi contropiedi. Il Palermo crea molteplici occasioni per raddoppiare senza però mai riuscire a superare ancora Linzalone.
A ripristinare gli equilibri ci pensa Cecilia Puga, ruba palla ad una avversaria e con il Palermo completamente sbilanciato si getta verso Martino e con un delizioso tocco manda la palla in rete per il pareggio del Pisa.
Le ragazze di mister Carbotti prendono fiducia e la partita cambia volto, il Pisa cerca il gol del vantaggio con più convinzione. Atteggiamento che paga quando su azione di calcio d’angolo Ana Alves svetta più in alto di tutte e batte per la seconda volta Martino. Due a uno, risultato capovolto.
Mancano meno di 50 secondi alla sirena finale ma il disperato assalto finale del Palermo non riesce a concretizzarsi.

 

 

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