Serie B

Giulia Maniglia: “Grazie al Levante gioco accanto al mio idolo: Patri”

Un lungo abbraccio a cercare di lenire il dolore. Chi è lontano, lo manda a distanza. Chi può, invece, stringe forte forte Lucia Primitivo e manda un bacio lassù al suo papà. La giallonera gli aveva promesso un gol e ce l’ha fatta, il Levante Caprarica ora le promette di non lasciarla mai sola.
“Anche io purtroppo ci sono passata – dice Giulia Maniglia, unita alla numero 5 da una storica amicizia – e so che le battaglie più difficili capitano alle persone più forti. Non è la prima e probabilmente non sarà l’ultima, ma noi siamo qui per darle tutto il nostro supporto. Senza che ci chieda nulla. Perché è questo che fa una famiglia, semplicemente c’è. Ora speriamo di regalarle presto un’altra vittoria per uno spiraglio di serenità: campo, allenamento e partita sono le uniche cose che l’hanno sempre fatta stare bene, il Levante sarà la sua cura”.

Insieme, in campo e fuori. Così la squadra di Lucy Campanile ha già battuto prima il Città di Taranto e poi il Centrostorico Montesilvano.
“Siamo partite col piede giusto. Anzi, più che altro con la giusta mentalità anche se dobbiamo ancora imparare ad evitare quei cali che si sono visti anche nella parte finale della gara in Abruzzo: il gap ci ha portate a rilassarci un po’ troppo, ma siamo riuscite a portare a casa tre punti importanti. Il mio primo gol nel campionato nazionale? Ho visto quella palla e ho detto: ci provo, anche se non entrerà mai. E poi sono scoppiata a piangere”.

E ora, per quanto possibile, concentrazione sulla Nox Molfetta. Una di quelle gare che il “nuovo” Levante può e vuole riscattare.
“L’anno scorso era stata la gara del debutto e non tanto a livello di prestazione, quanto di risultato, non era andata bene. Ma penso che stavolta, se entreremo in campo con la testa vista contro il Taranto e soprattutto il ritmo imposto, potremo finalmente far nostro un derby davanti agli occhi dei tifosi. Giocare su un campo al quale non sono abituate potrebbe metterle in difficoltà, dall’altra parte è una superficie che porta ad arrivare più spesso in porta. Bisognerà vedere quale fattore peserà di più, ma credo che la differenza principale sia nella voglia di vincere rispetto all’altro”.

Gli stimoli non mancano di certo, soprattutto da quando Maniglia ha in squadra il suo idolo: Patri Jornet Sanchez.
“Pensa che Pier Paolo Morello ha annunciato il suo arrivo nel gruppo con una nostra foto insieme datata 2014, ero andata a vederla quando giocava con lo Statte e sono rimasta a bocca aperta. Appena è arrivata sono riuscita a dirgli solo un misero “ciao”, tanta è stata l’emozione. Patri è un regalo grande per il Levante, ma di sicuro lo è anche per me. Ci sono dei “miti” che una volta conosciuti possono deludere, lei no. Anche se non fa altro che rimproverarmi perché mangio schifezze – sorride – averla accanto è uno spettacolo”.

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