Complice il turno di riposo della Mediterranea, l’Athena Sassari si gode l’aria freschissima dell’alta quota: primo posto in solitaria e ripartenza di slancio contro la Polisportiva (8-3 in trasferta), a cancellare il mezzo passo falso della scorsa settimana.
“Dopo la prestazione con l’Infinity – racconta Alessia Cardolini Rizzo – non c’era un clima molto allegro, ma siamo entrate in campo con la consapevolezza di voler riprendere subito la situazione in mano. Nel primo tempo non abbiamo brillato, quel 2-2 non accontentava nessuno. Poi, però, ci siamo guardate in faccia e siamo rientrate con altro piglio. Ed è andata decisamente meglio”.
Primo bivio della stagione, ora, per le sarde: il derby alle porte contro la Mediterranea potrebbe infatti rappresentare l’occasione giusta per far scattare la prima fuga della stagione.
“Essendo la mia prima volta in questo girone, dall’altra parte conosco solo l’ottima Tytova, vista più volte con lo Statte. Ma se tutti mi parlano bene di questa squadra, ci sono di sicuro motivi ben fondati. Come si affronta una gara del genere? Con grinta e concentrazione, che a prescindere non devono mai mancare. I 2 punti persi con l’Infinity ora si fanno sentire, perciò vogliamo assolutamente far nostro questo scontro diretto in casa”.
Futsal (ma anche calcio a 11, grazie al doppio tesseramento) e mare: Alessia – che è originaria di Lizzano (in provincia di Taranto) ha ritrovato in Sardegna ciò che più ama della sua terra.
“Le spiagge più belle? Non puoi fare questa domanda ad una pugliese – ride chiudendo un po’ gli occhi che del mare hanno preso il colore – ma anche qui meritano davvero tanto. Stintino, ad esempio, è uno dei tanti posti meravigliosi che ci sono. Ma la passione per questo sport è ciò che riempie le mie giornate: mia madre dice sempre che è nato prima il pallone e poi sono arrivata io – sorride -, credo di averlo proprio nelle vene. Ho iniziato piccolissima con i maschietti e a 12 anni ho cercato autonomamente una squadra di calcio a 11 femminile, il Leporano. Anche se un problema di salute mi ha tenuta ferma un anno, la stagione successivo sono ripartita col Città di Taranto, due anni in C e tre in A2, fino al passaggio al Grottaglie”.
La chiamata del presidente Ardito arriva in una sera d’estate densa di pensieri.
“Era già da un po’ che valutavo la possibilità di un’esperienza lontana da casa. L’anno scorso ho terminato il mio percorso universitario con la specializzazione in Scienze e tecniche dello sport e avevo voglia di un’esperienza che potesse formarmi al 100%, anche a livello personale. In questo contesto, Michele si è inserito perfettamente: ho sentito una voce garbata dall’altra parte del telefono e mi sono fidata, non avevo ragioni per non farlo”.
La scelta è nata d’istinto, la conferma – invece – è frutto di due mesi speciali in rossoblu.
“Qui sono tranquilla, mentalmente sto molto bene e sento che sto giocando come so, trovando molto spazio. Spero possa andare sempre meglio, ma per il momento sono molto soddisfatta”.