Serie B

Lucia Primitivo: “Col Taranto per il riscatto. E poi ho una promessa da mantenere”

Primitivo

La pausa di Natale le darà il tempo per un’altra operazione dovuta ad un fissaggio traballante dopo la rottura del crociato, ma nel frattempo Lucia Primitivo stringe i denti e si mette al servizio del Levante Caprarica come se quel ginocchio non le avesse mai dato problemi. “Tengo botta”, mi dice. E più tardi capirò davvero cosa vuol dire. Intanto mi parla con lucidità dell’esordio senza punti col Pucetta.
“Noi ci abbiamo creduto, ma loro più. E lo dico perché so quello che possiamo dare quando siamo davvero noi: se avessimo giocato come facciamo in allenamento, più a livello di atteggiamento che tecnico, il risultato sarebbe stato diverso. Non abbiamo avuto sufficiente consapevolezza nei nostri mezzi, ma il dispiacere sta prevalentemente nel non essere riuscite a dimostrare il lavoro fatto finora”.
Nel caso di Lucia, poi, c’è qualcosa in più: un nodo che le stringe la gola e le riempie gli occhi di onde.
“Avevo promesso un gol a papà, il mio tifoso speciale che purtroppo è in ospedale. Volevo essere il suo spiraglio di luce in un periodo nero. Ma deve solo darmi il tempo, deve aspettarmi perché so che quella gioia arriverà e sarà tutta per lui”.

Lucia Primitivo

Il derby in casa contro il Città di Taranto, sconfitta la settimana scorsa dal San Michele, è la prima occasione utile per mantenere la parola data.
“Quel 6-1 mi ha lasciata di stucco perché sono entrambe due squadre molto attrezzate, non da 5 gol di scarto per cui tralasciamo il risultato e pensiamo a noi. Mi auguro di vedere un Levante versione allenamento, con la stessa identica grinta: in questi mesi non ci siamo mai fermate e dobbiamo mettere in pratica tutto quel che abbiamo assimilato, senza quell’inutile tensione che può giocare brutti scherzi. A volte, anche voler far troppo può essere controproducente. Serve un gioco equilibrato e sicurezza, perché per me solo una squadra può esserci superiore: l’Atletico Chiaravalle mi ha positivamente impressionata, ma ora è presto per pensarci”.
Lo stesso non può dirsi per gli obiettivi stagionali, sui quali Lucia risponde senza un attimo di esitazione pensando in primis a chi ha fatto sì che tutto questo iniziasse.
“Pier Paolo Morello è un tifoso, un amico, un fratello. E non ci ha mai fatto pressioni. Lucy Campanile ha scommesso ancora una volta di noi e – a parte un paio di innesti – non ha mai guardato fuori dall’orto giallonero, sapendo che lì avrebbe già trovato tutto ciò di cui c’è bisogno. In base a questo, raggiungere la salvezza il prima possibile è un traguardo che mi pongo personalmente, anche anteponendomi al gruppo: ogni sacrificio di questo club merita di essere ricompensato perché il Levante Caprarica è una delle migliori società di sempre. E come diciamo noi: “Siamo il Levante Caprarica e dobbiamo esserne orgogliosi”. Io lo sono fortemente”.

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