Notte prima dell’esame playoff per l’Athena Sassari e Franco Coradduzza, l’allenatore che – dallo scorso 29 febbraio – è alla guida delle rossoblu. Sulla carta poco più di due mesi. Nei fatti, un tempo di qualità che ha permesso a tecnico e squadra di fidarsi l’uno dell’altra.
“Il mio giudizio sul percorso è sicuramente positivo – commenta Coradduzza -. Ho avuto ottime risposte dalle ragazze, con totale dedizione a quella che è la mia proposta di futsal. Purtroppo questo saliscendi di prestazioni in gara, secondo me dovuto per gran parte alle fatiche del doppio impegno, ha influito sul posizionamento finale, raggiunto comunque (in totale sincerità) soprattutto grazie all’ottimo lavoro svolto da chi mi ha preceduto”.
Quinto posto definitivo, a causa del sorpasso subito nello scontro diretto con la Virtus Romagna. Ecco perché, per le rossoblu, ora ci sarà subito il Pero vincitore della Final Four di Genova.
“La sconfitta contro un’ottima Virtus ha sicuramente lasciato un po’ di amaro in bocca, ma personalmente non ho mai espresso preferenze sul prossimo avversario: ho grandissimo rispetto per la Jasnagora (un derby è pur sempre un derby) e “professionalmente” non mi dispiace incontrare invece il Pero. Lo abbiamo già fatto nel corso della mia gestione, mi ha ovviamente colpito positivamente e mi stimola poter riaffrontare giocatrici e staff tecnico di questo livello. Mi aspetto una gara tosta, da loro interpretata come al solito in maniera camaleontica a seconda del momento della gara. È un dentro o fuori: daremo sicuramente tutto per infastidire le vincitrici della Coppa Italia”.
Potrebbe essere l’ultima gara della stagione oppure il trampolino di lancio verso la promozione in Serie A, nel frattempo Coradduzza – alla sua prima nel femminile – è certo di aver scoperto un universo sportivo dal quale sarà difficile staccarsi.
“Innanzitutto, colgo l’occasione per sottolineare il percorso fatto al Torneo delle Regioni dalla nostra Rappresentativa Regionale guidata dal Mister Marco Tuveri: sono sicuro che l’ottimo lavoro e la semifinale raggiunta dalle ragazze daranno lustro al futsal femminile sardo. Personalmente, invece. posso definirmi fortunato di questa esperienza! Sono rimasto folgorato da questo mondo, da queste ragazze e dal loro amore per il futsal molto vicino a quello che provo io… cosa assolutamente non scontata visto che io la definisco una malattia. Il messaggio che vorrei recapitare alle mie giocatrici è solo “grazie”. Grazie per avermi accolto, grazie per ogni momento e grazie Athena per avermi dato questa possibilità. Ora godiamoci questo approdo ai playoff e divertiamoci a fare lo sport che amiamo”.