Serie B

Barbara Minafra alla Soccer Altamura: “Ci toglieremo belle soddisfazioni”

Barbara Minafra

Un cambiamento che sa di rinascita quello di Barbara Minafra, che – in appena due settimane in biancorosso – ha già segnato 5 reti, due delle quali decisive per la prestigiosa vittoria contro il Grottaglie. E pensare che alla Virtus Cap San Michele non aveva mai davvero trovato spazio, invece ora è una delle pedine di spicco della Soccer Altamura di Vincenzo Tassielli.
“Non è mai facile adeguarsi in poco tempo ad un nuovo gioco e una nuova squadra, ma questi risultati dicono che evidentemente qualcosa riesco ancora a fare – sorride la giocatrice -. Ringrazio mio padre che mi ha sempre sostenuta e mi ha spronata a scegliere Altamura, le reti sono per lui e per me stessa, perché ho saputo rimettermi in gioco. Quella dei gol sta tornando ad essere una bella abitudine”.
Eppure non era iniziata bene nel derby di domenica.
“Quando siamo andate sotto dopo appena 10”, ho pensato: qui si mette male, ma – ride – dovevo ancora entrare. Scherzi a parte, volevamo vincere a tutti i costi contro un’avversaria avanti in classifica e ci siamo riuscite. Il mio ruolo di pivot? È stato Tassielli a reinventarmi lì, lo conosco da 15 anni e c’è un rapporto quasi fraterno. Di lui mi piace che mi lascia libera di esprimermi, non mi imbriglia. Forse, calcisticamente, avremmo dovuto incontrarci prima”.

Prima, però, nella vita di Minafra c’è stato il calcio a 11. Al futsal ci ha pensato solo più tardi, intorno al 2011, con l’arrivo al Fasano di Genchi.
“Tra uno sport e l’altro c’è un abisso. Non sapevo più come comportarmi in campo, ma col tempo ho dovuto dare ragione a quell’amica che mi aveva profeticamente detto di provare, perché poi non sarei più tornata indietro”.
Un breve ritorno di fiamma, in verità c’è stato: in Eccellenza col Fesca, con tanto di titolo di capocannoniere della categoria, ma poi il futsal ha bussato di nuovo alla sua porta.
“Mi piace la velocità, il gioco negli spazi stretti, il pensiero rapido. Ormai mi trovo a mio agio nel 40×20, c’è più tattica e tecnica migliore. In qualche modo sapevo che il pallone avrebbe fatto a lungo parte della mia vita: l’ho sempre preferito alle bambole, ripensandoci – sorride – in vita mia ho ricevuto una sola Barbie e indossa la maglia dell’Inter”.
Neroazzurro nel cuore, ma adesso è con i colori biancorossi che vuole rilanciarsi.
“Dal 2023 mi aspetto grandi soddisfazioni, alcune sono già arrivate e spero che ce ne siano tante altre. Il gruppo è fantastico e mi ha accolta benissimo sin dal primo giorno, spero che il nostro percorso ci porti lontano. Il Lamezia? Sarà difficile, ma daremo tutto”.

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