Poco più di 10 giorni per organizzare la trasferta nelle Marche e andare a giocare la seconda finale della sua storia, quella di Supercoppa, dopo quella di Rimini per l’assegnazione della Coppa Italia. Davanti ad un evento simile ed inaspettato, l’Accademia Calcio Bergamo dovrebbe essere in trepidazione, eppure il primo pensiero del presidente Luca Gatti è stato per chi quel giorno avrebbe dovuto esserci di diritto.
“Confesso di aver contattato il Florida per cercare di fare qualcosa. Avrei voluto tesserare tutte le giocatrici per far disputare loro la Supercoppa e le avrei svincolate subito dopo. Avrei portato in panchina anche il loro mister, ma purtroppo non è stato possibile”.
Sembra una favola di Natale, una di quelle da raccontare ai nipoti davanti al camino, in cui un supereroe buono interviene perché il finale sia felice per tutti. Ma Gatti è questo tipo di uomo 365 giorni l’anno da 51 anni, e la società che ha fondato rispecchia i profondi valori del quale è portatore sano (e raro). Per capire bene di cosa stiamo parlando, serve fare un passo indietro fino al trasferimento in estate di alcune delle sue giocatrici più rappresentative – vedi Gottardelli, Ghilardi e Parisi in primis – alla Kick Off.
“Passami il termine, ma sono contentissimo di averle “perse” a favore di una società che può proiettarle in Serie A, è il loro sogno che diventa realtà e mi ha fatto estremamente piacere vedere Greta su Sky qualche settimana fa. Loro hanno dato un’impronta a questa società e ci hanno portati fino a Rimini, ma da parte mia c’è sempre stato massimo rispetto delle loro volontà: lo svincolo è automatico perché l’Accademia Calcio Bergamo è orientata alla costruzione e alla crescita, mai all’oppressione. Rimane solo chi ha voglia, chi senta propria questa maglia. Tutte le ragazze sono sempre state trattate come tali, nel rispetto loro e delle loro famiglie perché un cartellino non è solo un numero. Si tende a dimenticarlo, ma questo è pur sempre uno sport basato su sani principi e non un’opportunità di business in cui si guarda solo al dio denaro. Veniamo da due anni difficilissimi, forse Bergamo è stata particolarmente toccata, e purtroppo non è ancora finita: aiutiamo queste giocatrici a ripartire e aiutiamoci a volerci più bene”.
Questa la premessa, ma mercoledì si entra in campo con un solo risultato in testa.
“Anche se partecipiamo come richiamo e sempre nel rispetto dell’FB5, ci piacerebbe vincere, soprattutto per le ragazze del Florida che l’avrebbero meritato fino in fondo”.