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AGS Volta League: L’Aquila le mani sulla finale, in coda lotta a tre

Una sfilza di pareggi, Terni batte Firenze in una decisiva sfida salvezza e il Torino manca l’aggancio alla zona playoff e lascia che il L’Aquila vada in fuga solitario.
Genova e Verona s’affrontano con in comune l’obiettivo di non uscire sconfitti da questo scontro. Al Verona di Marcelli basta non perdere e mantenere la distanza con chi ambisce alla quinta piazza in classifica e Pergolari non può perdere in una corsa alla salvezza che ormai si gioca punto a punto.
Ne scaturisce una partita difficile da interpretare e un pareggio per uno a uno caratterizzato da due lampi nel buio di un match avvolto da prospettive diamentralmente oppote.

 

Trieste e Venezia sono il “clasico” di questa lega, il famosissimo “derby del culo” non può mai essere una partita normale. Sebbene il Trieste di Diego Iessi sia nettamente favorito dai pronostici, il Venezia di Leonardo Gallo venderà certamente cara la pelle.
Il primo gol arriva da una situazione di palla inattiva ed è il Venezia a passare in vantaggio. Azione di calcio d’angolo, irrompe in area indisturbata Eva Ortega e le lagunari passano in vantaggio.
Pronostico almeno per il momento ribaltato.

La squadra di Gallo prova a capitalizzare il momento di sbandamento della compagine triestina cercando con insistenza un raddoppio che sfiora in un paio di occasioni.
Iessi predica calma alle sue che continuano a macinare il loro gioco e alla fine vengono premiate.
Combinazione rapida del Trieste che libera al tiro Penalver che da posizione angolata non può sbagliare.
Gol dell’uno a uno e risultato che non si schioda fino alla sirena. Un punto questo che scontenta entrambe, le venete perdono contatto con la zona playoff e le giuliane lasciano scappare via la capolista.

La terza partita in calendario esposta sul cartellone di questa giornata di campionato è un Catania – Bologna che vede affrontarsi due squadre che già guardano ai playoff.
Ne scaturisce un tranquillo pareggio che però non priva il pubblico di due gol e di qualche azione davvero pregevole. Il primo gol arriva dopo una corta respinta di Tardelli che vede il pallone calciato da distanza siderale solo all’ultimo istante, sulla palla si avventa velocissima Jimenez e il vantaggio per le isolane è servito.
Le etnee cullano fino ad una manciata di secondi dalla fine della partita il sogno di portare a casa i tre punti, non hanno però fatto i conti con la condottiera del Bologna. Taty emerge da una partita tutto sommato normale per lei per marcare il gol del pareggio con una staffilata a fil di palo.
Un buon punto per Nicola Schettini che però non riesce a dare continuità con una serie di vittorie, l’ottima prestazione di domenica scorsa è già un ricordo.

Reduce da una infinita serie di sconfitte Giovannini ritrova il Terni di Coppa nel momento forse più importante della stagione.
Lauria chiede alle sue ragazze di essere aggressive e così il Firenze si getta in avanti, il Terni è sul punto di vacillare, i colpi scagliati verso la porta difesa da Castagnaro sono terribili. Arriva anche un salvataggio miracoloso sulla linea da parte delle umbra quando il pallone orami sembrava inesorabilmente destinato ad entrare.
Invece passa il Terni, proprio allo scadere della prima frazione di gioco.
Una rediviva Talita Bianchi trova il colpo di testa vincente che da due passi corregge in rete un preciso traversone di Adamatti. Gol fondamentale che manda negli spogliatoi un Firenze visibilmente scosso. Nella ripresa il Terni riesce ad arginare bene il ritorno agonistico scontato del Firenze e chiude la partita con una zampata di Aline Elpidio.
Toscane che cadono all’ultimo posto in classifica, ma nulla è perduto, in tre si giocano la salvezza.

Chiude questo turno di Serie A, il Torino di Dragone che ospita la capolista L’Aquila. In queste ultime settimane Ciampaglia è stato abile nell’adattare lo schieramento della sua squadra all’avversario, sfruttando la duttilità di alcune sue giocatrici.
Le granata provano ad impensierire la porta difesa da Oselame, cercando di sfruttare proprio la ricorrrente incertezza dell’estremo difensore brasiliano. Sfiorano la segnatura le ragazze di Dragone ma non basta.
Manieri con una conclusione dal limite dell’area trova la traiettoria giusta per battere Margarito, l’uno a zero taglia le gambe al Torino che stordito sembra incapace di reagire.
Nell’azione successiva, le abruzzesi chiudono l’incontro.
Verticalizzazione improvvisa verso Vanin che è sola davanti a Margarito e con un piattone appoggia comodamente il gol del tre a zero.
Pallido in viso sulla panchina Dragone riesce ancora a dare indicazioni alle sue, batte le mani cercando di spronarle.
Puntuale come la morte e le tasse arriva l’ingenuita di Oselame che su un tranquillo rilancio con le mani finisce con il servire Pia Gomez che sola e da posizione angolata riesce a confezionare un chirurgico diagonale. Mancano ormai 10 secondi alla fine, la sirena avvicina alla finale la squadra di Marco Ciampaglia.

 

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