Il “Be Brave” chiama e Roma risponde, ancora una volta. Dopo la “prima” ai Parioli, Arianna Pomposelli e il suo coraggiosissimo progetto tornano nella Capitale – presso l“Istituto Comprensivo Marelli” – ed è un successo senza precedenti.
“Grazie alla professoressa Cinzia Benvenuti (parte integrante dello staff della Nazionale, n.d.c.), il Be Brave è riuscito nel suo compito principale: entrare nelle scuole”, spiega l’ideatrice. Il riscontro? Incredibile.
“Avevo circa 40 magliette e sono finite nelle prime ore di lezione, tra tutte le classi – commenta la giocatrice – ho avuto modo di far conoscere il futsal ad almeno un centinaio di ragazzine delle scuole medie. L’aspetto sorprendente è che al primo approccio erano già tutte capaci di stoppare con la suola e indirizzare il passaggio verso la compagna, non hai idea di quanto materiale sprecato ci sia in giro”.
C’è chi ha chiesto un permesso dalle altre lezioni pur di presenziare, eppure i dati raccolti lasciano di sasso.
“Parlando è uscito fuori che quasi il 60% delle ragazze non pratica né calcio né calcio a 5 perché i genitori non vogliono, la restante parte perchè pratica altri sport dato che il calcio a 5 non è stato mai proposto loro e solo una su 20 perché non le piace”
Ma la lotta ai preconcetti ha dato i suoi frutti. “Sono andata via soddisfatta, felice di aver avuto la possibilità di allenare tanti giovani talenti e con la promessa di rimanere in contatto per altri raduni a base di futsal”.
Il prossimo intanto è già fissato: il 24 giugno si vola in Sardegna. Ma non finisce qui. “Work in progress: presto un’altra tappa su Roma e poi un Be Brave in un posto incredibile”. Stay tuned.