Football Americano Femminile

Alessia

Un’estate calda quella che arriva a far arroventare l’aria intorno al monitor e il computer.
Il video della partita scorre sullo schermo, la ragazza con la maglia blu-arancio con il numero nove sopra, corre verso il tackle, si getta senza paura verso l’avversario. Tackle.
Si volta poi, verso la linea laterale per ricevere delle istruzioni. Cerca di sistemarsi la maglia dentro i pantaloni, il gesto di chi vuol apparire fashion in ogni momento. Una bella giocata inizia da una uniforme in ordine, sorridi sciocco a questo pensiero.
Corre verso il centro del campo, si sistema da safety e alzando le mani indica alle compagne, “tranquille qui ci penso io”.
Mandi avanti e dietro il nastro, stop and play, un numero infinito di volte, come se cercassi conferma di quello che avevi visto dal campo.
Confessa, non avresti dato due centesimi ad Alessia, nemmeno di quelli falsi e di plastica.
Se ti capita d’incrociarla mentre passeggia nel centro città, sembra una delle tante, attenta al suo look, sorride un po’ a caso a quello che le accade intorno. Troppo simile alle altre mille come lei, uguale a qualcuno che non è, impegnata a somigliare a un’immagine che in realtà non le appartiene.
Non ricordi nemmeno di averla sentita mai parlare e fai fatica a ricordare il suono della sua voce.
Timida.
Arrossisce per un nonnulla, la voce diventa ancora più bassa, un sussurro e le parole si perdono.
Ci sono rari momenti nei quali però lei è davvero lei.
Non dovrebbe vergognarsi di essere la donna che è.
Quella che cerca l’AMICIZIA, scritta rigorosamente così, tutta con le lettere maiuscole.
Vorresti che trovasse il coraggio di essere Alessia, meravigliosamente unica e speciale.
C’è un bellissimo docufilm “Undefeated”, una frase ascoltata lì ti ricorda ora Alessia.
“Football does not build character, it reveals character”. Il football non costruisce un carattere, rivela il carattere.
Eccola li, sul campo scende la donna che è e quella che vuol diventare. Sul quel pezzo di prato pieno di linee bianche, non puoi mentire, non puoi imbrogliare, sei la donna che sei, semplicemente.
Praticate questo sport per passione, facendo sacrifici, piegando il vostro corpo a infortuni anche sciocchi, ma con coraggio continuate a scendere in campo.
Quando Alessia si è fatta rimuovere la stecca alla mano per poter giocare, per essere con le sue compagne, allora è diventata una “sorella”, ha messo la sua squadra, il bene di tutte, davanti a quello personale.
“Noi manipolo di fratelli: poiché chi oggi verserà il suo sangue con me sarà mio fratello”
Le citazioni guerresche non ti sono mai piaciute quando sono associate allo sport, ma fino a quando non ne trovi di migliori, ti accontenti di questa.
Alessia porta il suo sorriso e la sua timidezza, fino al margine del campo, poi quel numero nove le si incide sul cuore e diventa la donna che avete imparato ad amare.
In quello spazio assurdo che è lo spogliatoio della sua squadra, Alessia non lo sa ma ha delle sorelle e come in tutte le famiglie non saranno tutte simpatiche, ma le vogliono bene, per la donna che è ora.
Questa è una sorellanza, come non lo è mai stata prima e Alessia ne è parte, integrante ed essenziale.
See you around girl.

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