Addirittura in vantaggio contro una delle formazioni più attrezzate del campionato. Il Levante Caprarica mette paura al Futsal Prandone, ma alla fine deve accontentarsi di un punto tutto cuore ottenuto in trasferta: 2-2 con tante luci, come conferma una soddisfattissima Daiana Mangafas.
“Domenica è stata una bella partita contro un’ottima avversaria. Averla affrontata in questo modo, giocando ad un livello tanto alto, ci dà piena fiducia per il finale di stagione che ci aspetta”.
Tre mesi in giallonero per l’argentina, che in Salento – insieme a Chuby Pedace e Patri Jornet Sanchez – ha ricomposto il “terribile” trio capace di vincere il campionato di Serie A in Abruzzo con l’AZ Gold Women. Ma essere al Levante è qualcosa che va oltre i bei ricordi legati al passato.
“Poter condividere lo spogliatoio con Patri è sempre un piacere, lei è la stessa giocatrice forte di sempre ed è meglio averla in squadra che averla contro – ride prima di uno sguardo generale -. Ma la parte più bella della mia scelta è che qui ho trovato un gruppo con ragazze giovani che hanno tanta voglia di crescere e una società che le supporta in tutto e per tutto. Non parlo solo di squadra o di staff o di dirigenza: parlo soprattutto di gruppo umano, che è un valore aggiunto. Qui non mi manca nulla e mi sento felice. Lucy Campanile? Lei è stata giocatrice, quindi ci capisce meglio di chiunque altro spronandoci a dare il massimo e a potenziare le nostre qualità. È un’allenatrice, e prima ancora una persona, molto presente perché vuole il bene di ognuna di noi”.
Ora la breve sosta in campionato, poi sotto con le ultime 4 partite, partendo dalla capolista imbattuta: l’Atletico Chiaravalle.
“Il fatto che non abbia mai perso la dice lunga sul suo valore, ma noi stiamo lavorando per prepararci al meglio: cercheremo di sfruttare i nostri punti di forza per metterle in difficoltà. Ci proveremo fino alla fine, questo è certo, senza lasciare nulla di intentato”. E sui possibili playoff, pochi giri di parole da parte di Mangafas. “Finchè l’aritmetica non ci dirà altro, noi ci crediamo”.
