Serie B

Gloria Tomat all’Infinity: “Orgoglio e voglia di riscatto: campionato ancora lunghissimo”

Tomat

Una vittoria, due pareggi e cinque sconfitte fino a questo momento, soltanto una arrivata con più di un goal di scarto. Un dato, questo dell’Infinity Futsal Academy, che può essere letto da due punti di vista: quello dei freddi numeri estrapolati dal contesto oppure quello delle prestazioni, quasi sempre alla pari (se non definitivamente alla pari) con l’avversaria di turno.
“Stiamo vivendo una stagione completamente diversa rispetto allo scorso anno in cui, a questo punto del percorso, avevamo fatto molti più punti, ma subendo anche due brutte sconfitte per 5-1. In un campionato in cui il livello si è alzato molto – continua Gloria Tomat – le nostre statistiche difensive sono decisamente migliorate, ora però resta da sistemare il reparto offensivo, perché lì davanti finalizziamo troppo poco. Facciamo tanta orizzontalità e poca verticalità: va bene il movimento, ma lo scopo del gioco è sempre fare un gol più degli altri. Che poi sia bello, brutto, su azione, contropiede o calcio piazzato, questo conta relativamente”.
È stato anche per gol “sporchi”, d’altronde, che le biancazzurre hanno visto scivolare via punti che ora sarebbero stati preziosi per la classifica.
“E tanti di questi goal arrivati proprio all’ultimo minuto o su episodi, a vanificare buone prove generali. Mi viene in mente una magia di Da Rocha tirata fuori dal nulla con un palo-rete chirurgico, per esempio. Quando pareggi o perdi con uno scarto minimo, fino all’ultimo l’ago della bilancia può pendere da una parte o dall’altra e, purtroppo per noi, tanti episodi non ci hanno sorriso. La vera batosta, però, è stata contro la Polisportiva con un tiro libero incassato in superiorità numerica: chi vince merita sempre, ma quella volta ci abbiamo messo un po’ del nostro”.

Tomat

Tomat (foto: L84)

C’è un altro fattore che differenzia la stagione in corso dalla precedente:
“il cambio campo è stato un elemento di forte discontinuità che stiamo ancora ammortizzando. Ricordo chiaramente il nostro vecchio “mal di trasferta” su campi spesso grandi, compensato però dall’imbattibilità interna: essere passate da una superficie medio-piccola ad un 40×20 ha avuto qualche ripercussione, soprattutto perché per motivi organizzativi ci alleniamo a Tombolo solo una volta a settimana”.
Quel che non va è chiaro, ma ad essere altrettanto chiaro è anche il reale valore di un’Infinity alla quale va solo lasciato il tempo necessario per rimettersi in carreggiata.
“Pur rappresentando un plus, la rosa più ampia richiede di dover ricreare il giusto equilibrio e affiatamento, con scelte che comportano oneri e onori. Non è un processo rapido né indolore, ma siamo tranquille perché il campionato è ancora lunghissimo e noi abbiamo già dimostrato di potercela giocare: contro le corazzate abbiamo ottenuto risultati buoni, per cui dobbiamo tirare fuori più astuzia, cattiveria e decisione, non solo in campo ma anche in panchina.
Se fino ad ora è mancato un pizzico di fortuna, meglio propiziarlo con l’audacia già a partire dalla gara col Bagnolo.
◦ “Tendiamo ad essere sempre un po’ attendiste, invece dovremmo mettere in campo più aggressività per recuperare palla e ripartire: in primis perché in questo momento pecchiamo nella costruzione dal fondo e in secondo luogo per sfruttare al meglio la nostra velocità. Ma – carica Tomat – sono sicura che da domenica cambierà musica: Bagnolo e Villaguardia sono partite che non possiamo sbagliare. E poi mi aspetto un girone di ritorno molto diverso: al di là di quello che dirà la classifica finale, ora si tratta di orgoglio e voglia di riscatto. Che possiamo essere al livello delle prime della classe l’abbiamo in parte dimostrato, ma è arrivato il momento di alzare il livello per tutti i 40 minuti effettivi, dandoci una mano concreta tra giocatrici e col supporto dello staff, per valorizzare al meglio le nostre caratteristiche”.

Tomat

Foto copertina: Carlo Silvestri

To Top