Serie B

Levante Caprarica, Campilungo senza paura: “Pronte a qualsiasi sfida”

Campilungo

A 38” da un’altra storica vittoria, ma il pareggio contro la Nox Molfetta rappresenta ugualmente una di quelle domeniche da incorniciare per un Levante Caprarica che in campo ha dato tutto. Come al solito.
“Il futsal è così – dice serafica Natascia Campilungo -. Un’occasione a sfavore e perdi il ben fatto. Ma quel che davvero conta è come ci siamo comportate in campo: ci siamo rialzate dopo un autogol, ci siamo sostenute e abbiamo reagito a qualsiasi avversità. Lo spirito è quello giusto: non abbattersi e cercare di tirare fuori il meglio da ogni situazione. Sul 3-3 ci siamo abbracciate e ci siamo dette: “Non fa niente, andrà meglio la prossima volta”. Quindi per ora il pareggio va bene, ma al ritorno cercheremo di dimostrare ancora di più”, sorride.

Anche il prossimo turno di campionato contro la Soccer Altamura sarà un derby ad alta quota, praticamente pane per i denti di una vera guerriera che porta ancora sul viso i segni della battaglia sportiva di due settimane fa.
“L’occhio nero? A volte le prendo e a volte le do, non è un problema. Mi piace il gioco fisico. Al PalaPiccinni ci aspetta una sfida forse ancora più dura di domenica scorsa, contro una squadra capace di vincere contro una corazzata come la Virtus Cap San Michele: quel 4-1 un po’ mi ha stupita, ma – anche se deve ancora amalgamarsi del tutto – l’Altamura è di sicuro molto forte nei singoli. Tecnicamente è tra le migliori del campionato, ma noi diremo la nostra”.

Perché il Levante Caprarica ha una marcia in più rispetto all’anno scorso. “Grazie all’unione che si è creata tra noi, siamo pronte ad affrontare tutto quel che viene, trasformando anche il negativo in punto di forza. Abbiamo lavorato di continuo per questo: che fosse un allenamento, un’amichevole o semplicemente un’occasione per parlare un po’, siamo rimaste sempre concentrate sul progetto e di questo dobbiamo ringraziare Lucy Campanile e Pier Paolo Morello”.

Se i leader dietro le quinte sono sempre stati loro, oggi ciascuna delle giocatrici giallonere è pronta a prendersi le proprie responsabilità.
“L’inserimento di una giocatrice come Patri Jornet è stato l’input decisivo: la stimiamo tantissimo e ci ha spinte a fare di più per stare al suo passo. Patri è una che se sbagli, ti dà una pacca sulla spalla e ti dice che non fa niente, l’errore si recupera. E poi è davvero la prima che va a riprendersi il pallone e l’ultima a mollare. Anche Martina Pampo è cresciuta tantissimo: ora più che mai è mentalmente e fisicamente pronta, oltre che attaccatissima alla sua fascia e a noi. Io sono super orgogliosa di lei, ma farei l’impossibile per tutte le mie compagne: fino alle 23,30 ci alleniamo e la mattina andiamo a lavorare, quando ci separiamo la sera ho una voglia matta di abbracciarle tutte e ringraziarle”.
Per questo Campilungo, che avrebbe potuto spostarsi per lavoro, è rimasta a Caprarica senza pensarci su due volte.
“Quando entro in campo sento ancora quel brivido dietro la schiena che mi fa capire che faccio la cosa più bella del mondo, insieme alla famiglia”. E a proposito di famiglia, ora c’è un “ometto” in più a sostenere la squadra. “Un augurio speciale a Giada Cillo, che è diventata zia del piccolo Matteo”.

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