Serie A

Alessia Discaro: “Mi impegno al massimo, ambiente ideale per crescere”

Discaro

È la più piccola del GTM Montesilvano, ma tutto fa capire che diventerà presto una calcettista matura, forte anche delle esperienze maturate col Real Statte in Serie A e in Futsal Future Cup sul palcoscenico nazionale di Salsomaggiore Terme. Alessia Discaro ha preso una decisione importante in estate: lasciare la sua amata Puglia, per mettersi in gioco in biancazzurro. E la scelta sembra averla convinta a pieni voti.
“In squadra mi hanno accolta subito molto bene: mister Morgado ci tiene a spiegarmi tutto, facendomi notare sia quel che faccio bene, sia quel che mi riesce meno bene e tutte le ragazze sono protettive nei miei confronti. Io mi impegno sempre al massimo per migliorare, sono qui per crescere”.

18 anni compiuti da poco (lo scorso 17 ottobre) e un ultimo anno di liceo scientifico da completare a Pescara: quando non è sui libri, però, il resto del tempo è dedicato al futsal.
“Se mi manca casa? Il giusto. Non è stato facile cambiare ambiente lasciando a centinaia di chilometri la famiglia, tanti amici e i vecchi professori, ma il mio sogno è diventare una giocatrice e per realizzarlo ho ritenuto opportuno fare molto presto un’esperienza fuori. Quando sono entrata con l’Audace Verona, sentivo un po’ di tensione, la stessa accusata probabilmente domenica scorsa contro il Lamezia. Ma, passati quei minuti di adattamento, scarico tutto e penso solo a dare il meglio di me stessa”.

Il livello si alza nella sfida di sabato contro la Kick Off, ma Discaro non si fa intimorire.
“Pur essendo una squadra molto forte e con un’ottima preparazione tattica, sono sicura che il nostro gruppo avrà la forza necessaria per uscire vittoriosa dal confronto e per indirizzare in maniera positiva il campionato. Credo tantissimo nel GTM Montesilvano e in quello che potrà dare a lungo termine”.

A guardarla da casa, i genitori e nonna Ada “che ha il suo profilo personale su Futsal TV e non si perde una partita. Lei si complimenta a prescindere, anche quando non gioco – sorride -. Anche la mamma mi incoraggia sempre, mentre papà, ex giocatore di calcio a buoni livelli, è un po’ più rigido: il “brava” arriva solo meritato. La passione per questo sport mi viene proprio da lui: ci assomigliano nella visione di gioco e nella corsa, anzi – aggiunge ridendo – nella corsa siamo proprio uguali”. A lui ha dedicato un gol in Future Cup nel giorno del compleanno, ora potrebbe toccare alla mamma. “Ci spero tantissimo”, dice prima di un ultimo pensiero sull’Under 19.
“Mi è dispiaciuto saltare la prima in Coppa Italia: la prima non è andata bene, ma sono certa che riusciremo a cresceremo insieme”.

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