Serie B

Infinity, Marta Carluccio e il primo anno di A2: “Felici di quel che abbiamo fatto”

Infinity Futsal Academy

“Pensavo che dopo il 30 aprile non le avrei viste per un po’, e invece…”. Il rapporto tra Marta Carluccio e la sua Infinity Futsal Academy non si è certamente interrotto con la fine della regular season. Anzi, sono state proprio le ragazze a chiedere anche un solo allenamento settimanale, pur di continuare a stare insieme, mentre la dirigenza lavora a tutto tondo.

“Abbiamo fatto le nostre valutazioni per cercare di colmare i punti deboli. Ripartiremo da un buon numero di conferme, per poi implementare la rosa con acquisti giovani, così come è nella nostra filosofia – commenta l’allenatrice -. Un giudizio generale? Non posso che ritenermi soddisfatta: abbiamo iniziato il campionato con l’intento di tastare la categoria, la partenza è stata ottima, ma ci sono stati anche intoppi affrontati senza drammi. Tutte sono importanti allo stesso modo, non solo quando scendono in campo, ma anche quando devono dare suggerimenti: il nostro confronto è sempre stato molto sereno, tra persone disposte a mettersi in discussione per crescere. Anche i colloqui post stagione sono stati impostati così e cioè chiedendo cosa non avesse funzionato, per trasformare il negativo in positivo. Sono felice di quel che abbiamo fatto: abbiamo incontrato squadre toste, soprattutto nel finale, ma le abbiamo fronteggiate con un buon futsal e con consapevolezza”.

Ogni giornata è stata preziosa, anche quelle in cui l’Infinity ha dovuto imparare a cadere.
“Rispetto all’anno precedente in cui in qualche modo riuscivi comunque a ribaltare il risultato, in A2 lo svantaggio ha portato spesso ad un blackout o ad un’eccessiva frenesia nel tentativo di recupero. Questo sport, e la Serie A lo ha dimostrato nelle sue due semifinali, è molto mentale. La gara finisce quando suona la sirena e non un secondo prima, ma questo l’abbiamo capito in corso d’opera”.

Molto più veloce, invece, la crescita delle piccole biancazzurre.
“Il cambio di mentalità che ho chiesto loro è stato importante, eppure – un po’ per buona predisposizione e un po’ grazie all’aiuto delle veterane (vedi Turetta, Turra e Carpanese) – tutte hanno sposato il nostro modo di pensare e spero che anche le new entry possano fare lo stesso. Un voto? 8 alle ragazze perché mi hanno sempre seguita, permettendomi di lavorare in maniera serena e senza mai creare problemi. 7+ allo staff, quindi Monacita Lombardi, Manuel Lanaro e Fabio Coletto, perché si può sempre migliorare. Ora non vediamo l’ora di ricominciare”.

Non resta allora che parlare di futuro, con relativi obiettivi già ben pesati dalla società.
“Priorità sempre al mantenimento della categoria, cercando di fare qualcosa in più. Ma senza bruciare le tappe, senza pressioni e puntando forte sulle giovani, magari con l’introduzione di una squadra Under 19 che sarà il bacino della prima squadra”.
Calcio a 5 come colonna portante, ma il concetto sportivo è per l’appunto… Infinity.
“Oltre al maschile, col settore giovanile siamo arrivati anche nella zona di Bassano del Grappa. L’ultima novità è stata la danza con le sue diverse specialità e ora pensiamo anche a tennis tavolo e corsi di lingua: dal più piccolo al più grande, ognuno può entrare in casa sapendo che potrà scegliere ciò che più gli piace”.

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