Serie A

Taccogna e D’Elia, partner e tifosi del Bitonto: “Innamorati di un ambiente genuino”

Bitonto

Definirli “partener” sarebbe riduttivo. Ormai Vito Taccogna della MetalTaccogna ed Emanuele D’Elia della Idracol sono parti integranti del progetto Bitonto, così come dimostra la loro assidua presenza sugli spalti del PalaPansini. Tribuna Vip sì, ma rigorosamente con sciarpa delle Leonesse al collo, come farebbero dei perfetti tifosi.

TACCOGNA “Sinceramente – racconta Taccogna, patron di un’azienda di seconda generazione, fondata dal padre nel’ 79 e ora specializzata nella carpenteria metallica strutturale – io sono neofita del calcio a 5 e non ho mai seguito neanche il calcio a 11. Sono più un tipo da Moto GP e Formula 1. Per me, il pallone potrebbe anche essere quadrato – ride. – Ma ciò che il presidente Silvano Intini ha creato è troppo bello per non farsi coinvolgere al 100%”.
E se Taccogna si è fatto travolgere dalla passione neroverde e Chico – il cagnolino di razza maltese – possiede anche lui la sua sciarpa neroverde, ancor più innamorata è la moglie Clara.

“Non solo mi chiede quando gioca la prima squadra, ma adesso segue anche tutte le partite dell’Under 19. Non chiedermi una preferita – anticipa la domanda – perché per me sono tutte grandiose: dalla classe di Lucilèia alle magie di Renatinha che ti fa sparire il pallone, poi Diana Santos, Cenedese, Nicoletti e tutte le altre. Clara, invece, un nome potrebbe farlo: si esalta quando entra in campo Susy”.
Già in passato Taccogna aveva sostenuto realtà sportive locali di calcio a 5 maschile e calcio a 11, ma questa è la prima volta che non perde una partita delle proprie beniamine.
“Cosa ha fatto la differenza? L’ambiente familiare, caldo, pulito. E la dolcezza di queste ragazze che si mostrano estremamente disponibili, tra foto e autografi, con i tanti bambini che accorrono ogni domenica. Anche le numerose attività alle quali partecipano sul territorio la dicono lunga sulla loro umanità, che è poi il valore aggiunto di queste campionesse, sia dentro che fuori dal campo”.

Dimenticavo: il discorso presenza vale rigorosamente anche in trasferta.
“La più bella è stata di sicuro a Montesilvano contro il TikiTaka con tanto di sorpasso in vetta, ma anche in casa il 25 gennaio mi sono divertito parecchio perché tenevamo tanto alla Final Four. Ora stiamo vedendo come fare per raggiungere Scandicci il 12 febbraio e nel turno appena passato siamo stati ad Ariano Irpino, un paese molto più piccolo del nostro ma con un palazzetto che è un gioiello. Peccato – continua l’imprenditore – non avere una nostra struttura: spero che le gesta del Bitonto possano essere da sprone per mettere in moto la macchina dei lavori: a volte si perde più tempo a parlare che ad agire”.

D'Elia, Taccogna e la signora Clara, tutti e tre con la sciarpa

D’Elia, Taccogna e la signora Clara, tutti e tre con la sciarpa

D’ELIA Sponsor, tifoso e anche tecnico della disciplina: è questo il profilo di Emanuele D’Elia, fin dal ’97 socio della Idracol, azienda leader nel settore della termoidraulica, operativa nella provincia di BAT, in tutta la Puglia e anche fuori dai confini regionali. È con il calcio a 5 delle leonesse che D’Elia ha riscoperto emozioni che sembrava aver dimenticato.
“Ho giocato a calcio a 11 per molto tempo, poi me ne sono completamente distaccato: lo trovo un ambiente ormai poco sano, che non mi dà stimoli. Poi ho conosciuto queste ragazze e mi sono trovato davanti persone genuine: mi piace il loro essere una per tutte e tutte per una, sono un vero team, ma questo mi ha colpito un po’ per tutte le squadre che ho avuto il piacere di vedere. Con loro ho provato anche la gioia di andare a fare il tifo in un palazzetto pieno di famiglie e bambini. C’è chi si abbraccia, chi si commuove. Vedo sentimenti veri e di pace, cosa che in questo momento storico che sta vivendo il mondo mi ha davvero preso il cuore”.

“Noi imprenditori – continua D’Elia – facciamo tutti i giorni come Tarzan che deve muoversi in una jungla piena di insidie: ci sono i coccodrilli, le tigri, i leoni… ma le leonesse non tradiscono mai, da loro arrivano solo soddisfazioni. Per me è un onore che il nome della Idracol sia su quella maglia”.
E vista l’ampia base dalla quale parte D’Elia, il discorso assume ben presto carattere anche tecnico.
“L’anno scorso – sorride – non riuscivo ad esimermi dal dare consigli, perché appena Diana Santos andava a riposarsi in panchina, in difesa mancava inevitabilmente un grosso punto di riferimento. Chiedevo che non uscisse mai – sorride -. Anche in questa stagione, per me è lei ad essere fondamentale: ha un senso della posizione che non ha nessuno, è intelligentissima per cui sa sempre dove va la palla e poi sa gestire l’azione”.

Ma i complimenti ci sono per tutti e non potrebbe essere altrimenti, visti i risultati.
“Io spero, anzi no, io credo fermamente che si possa vincere il campionato e, perché no?, anche la Coppa. C’è più squadra, atleticamente viaggiano ad un livello superiore e, grazie all’oculata gestione di mister Marzuoli, ora ragionano da leader, riuscendo ad essere pienamente consapevoli del loro valore”.
Domenica il derby Bitonto-Statte. D’Elia ci andrà?
“Per forza, che domande! – sorride. Vinceremo, ma servirà anche umiltà perché già col Verona abbiamo visto che non è stato facile. Questo vorrei che fosse chiaro a tutti i bitontini: ora siano nel pieno dell’euforia e va tutto alla grande, ma potrebbero esserci momenti meno belli ed è soprattutto in quelli che dovranno continuare a stare vicino a queste ragazze. Comunque vada, io ci sarò sempre”.

D’Elia a destra nella foto

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