Serie A

Beppe Colaianni, il Bitonto e i suoi portieri: “Stiamo costruendo qualcosa di solido”

Due gol in un quarto di Coppa Italia per Bianca Castagnaro e doppia soddisfazione per il preparatore dei portieri Beppe Colaianni, che si gode sia la qualificazione che le magie di uno tre estremi difensori che il Bitonto campione d’inverno gli ha affidato.
“Il profumo del goal era già presente nell’aria da diverse partite, tanto che abbiamo scherzato su questo “momento”: in ogni riscaldamento pre-gara ritagliamo pochi secondi per noi, sorrisi, sguardi e grande lealtà. Si cerca, in modo costante, di rendere possibile ogni nostro desiderio, ogni nostro sogno, anche se piccolo. Ed ecco fatto che arriva il momento tanto atteso proprio in una gara speciale: grazie alla prima rete di Bianca, la partita con il TikiTaka si è sbloccata e di lì in poi tutta la squadra si è resa protagonista del grande successo ottenuto. La seconda? Uno sguardo pieno di significato verso la panchina, alla ricerca dei miei occhi… un cenno simbolico e via. Noi siamo questo, ma – tornando alla giocatrice – è stato un profilo ricercato e valutato per la sua padronanza nella gestione podalica della palla, un valore aggiunto dal quale non si può più prescindere in uno sport in continua evoluzione”.

Castagnaro e Tempesta tra le “big” e poi la giovanissima Rosangela Mancini, che vanta giù due presenze in A (una da titolare) con altrettante vittorie, alle quali ha contribuito con un assist per Lucilèia.
“Le colleghe tra i pali mi aiutano in modo significativo alla tutela di Rosy. Il vero ostacolo che incontro? Il fatto di dover trovare stratagemmi per tenerla “frenata”, è un peperoncino – sorride – ed è consapevole di avere un grande potenziale da sfruttare: inizia a vedere il campo con altri occhi e proprio qui scattano le mie attenzioni, per nessun motivo al mondo questa ragazza rischierà di bruciarsi. Ne sono il garante, continuerà a fare sacrifici all’ombra delle sue colleghe e continuerà a lavorare soprattutto alla ricerca della sua identità sportiva. Rosy ha tutto il tempo per poter crescere senza pressioni in un ambiente fatto di campionesse, e non è una cosa scontata. Deve saper attendere il giorno “x” in cui anche per lei l’asticella sarà spostata verso l’alto, il giorno in cui dovrà essere co-responsabile di un “giocattolo” prestigioso chiamato Bitonto C5”.

Solo il meglio, in ogni reparto e risultati che stanno andando esattamente secondo i piani del club neroverde. Mercoledì 25 gennaio, infatti, la già ricordata qualificazione alle semifinali di Coppa e ora sulla stessa scia bisognerà proseguire in casa della PSB Irpinia.
“Stiamo costruendo insieme un qualcosa di solido, consapevoli che il percorso non sia scontato, ma sono sicuro che  il dialogo e il confronto siano le fondamenta di un importante rapporto di fiducia reciproca. Abbiamo festeggiato, abbiamo riposato, lavorato e pianificato il prosieguo del campionato: sabato incontriamo un club di tutto rispetto, una squadra che non può essere valutata semplicemente dalla sua posizione in classifica, bensì dalle motivazioni che metterà in campo per poterci ostacolare. La verità è che non esiste una gara in cui si può abbassare la guardia, sarà una gara da affrontare con intelligenza così come lo è stato per l’appuntamento con l’audace Verona, sfida personalmente molto sentita vista l’assenza di mister Marzuoli, per cui ho avuto il piacere e l’onore di assistere le nostre leonesse sotto altre vesti. È stata un’esperienza positiva: ho imparato tanto e ho capito alcune dinamiche che mi sfuggivano in precedenza, ma la cosa più importante resta il fatto di essere ancor più convinto di essere innamorato pazzo del mio vero ed unico ruolo di preparatore”, ride.

È in quell’ambito, infatti, che Colaianni dà il meglio di sé.
“Sui social è possibile vedere molto chiaramente la passione senza limiti per questo ruolo, soprattutto per chi segue il mio lavoro da vicino. Ed è proprio questa passione a muovere tante iniziative che vanno oltre il lavoro che faccio a Bitonto: cerco di assistere più portieri possibili, nonostante le distanze in alcuni casi, e scopro che il mio modo di vedere il ruolo porta tante soddisfazioni e miglioramenti. Ad un certo punto del mio percorso sportivo – continua – consapevole di dover fare di più, ho deciso di creare l’accademia del Preparatore dei Portieri e con la mia “Beppe Colaianni Academy” promuovo iniziative rivolte esclusivamente all’addestramento dei futuri Preparatori o di chi già allena in tal senso. Perché l’ho fatto? Da solo posso assistere 10 portieri, insieme – probabilmente – potremmo assisterne 100, questa è la mia linea guida per il futuro. Nel mio piccolo, lascerò qualcosa di importante in questo sport, per il bene di tantissimi portieri “indifesi””.

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