Serie A

Audace Verona sempre più young: Oldrizzi presenta “This in not” e Run, move, dream”

Oldrizzi

Promozione del futsal sul territorio mettendoci la faccia e la propria professionalità. Maddalena Oldrizzi, team manager e responsabile della comunicazione dell’Audace Verona, si è fatta promotrice di due lodevoli iniziative sport-scuola: “This in not” e Run, move, dream” con la Futsal Academy di Arianna Pomposelli, entrambe presentate tramite incontri con le classi elementari, medie e superiori della città dell’Arena e presto supportate da campagne social ad hoc.
“Sono molto orgogliosa dei nostri progetti, il primo curato da me in prima persona, il secondo interamente da Pomposelli, che si è splendidamente legata alla nostra società nello sviluppo della scuola calcio. Le iniziative si prefiggono il compito di smontare gli stereotipi di genere che aleggiano nello sport in generale, non sono nel calcio a 5. Da questi appuntamenti spesso non ti porti a casa nulla, ma speri sempre di dare qualcosa agli altri. In una posizione come la nostra, insegnare qualcosa è quasi una missione: vogliamo avvicinare più persone possibili partendo dal primo passo che possa assicurare un domani alla disciplina, e cioè sfatare il classico preconcetto che il calcio a 5 sia uno “sport da maschi”.

Nella struttura piramidale che l’Audace ha in mente, il settore giovanile è la base sulla quale regge tutto il resto.
“Il futuro passa dal settore giovanile che ci piacerebbe riuscire a sviluppare in tutta la sua filiera. Non si può sempre pensare di andare a cercare giocatrici dall’estero. Il vero colpo è avere in casa un’atleta italiana, giovane e riuscire a farla esordire in una Serie A alla quale arrivi pronta e perfettamente consapevole di cosa sia il calcio a 5”.

Concetti che la neonata Under 19 sembra aver già ampiamente recepito, tanto da aver centrato – alla prima partecipazione – l’accesso alla Final Four di Coppa Italia.
“Siamo tra l’elettrizzato e lo stupito – confessa sorridendo Oldrizzi – anche perché abbiamo incontrato avversarie di livello come il Dueville, che fino a pochi mesi fa era alla fasi finali per lo Scudetto, e Perugia, la squadra che forse mi ha impressionato più di tutte e farà gran bene in campionato. Detto ciò, com’è che ci siamo noi? Semplice – ride – vedo quanto lavoro sia stato fatto in poco tempo e mi do una risposta. Tutto è iniziato dalla ricerca di giocatrici con determinati tipi di caratteristiche, non ci sono piovute dal cielo, e ora andiamo a vedere cosa accadrà: abbiamo esattamente il 25% di possibilità di farcela e a questo ci aggrappiamo forte, ma l’augurio principale è che tutte possano divertirsi perché sarà un’esperienza di quelle che lasciano il segno”.

Poi la prima squadra, che alle più piccole dovrà essere d’esempio, anche se l’ultimo periodo non è stato certo dei migliori.
“Non puoi vivere momenti facili quando affronti corazzate: col TikiTaka abbiamo un po’ toccato il fondo, poi c’è stata la ripresa col Bitonto – una gara di testa e di orgoglio – e a seguire il Falconara, una sconfitta che non fa certamente piacere ma ci sta. Indipendentemente dai risultati – chiude Oldrizzi – la società non dirà mai nulla finché ci sarà lo spirito Audace, quello di una squadra operaia che non ha paura del sacrificio. Quindi coltello tra i denti e voglia matta di far bene perché so che possiamo farlo: questa squadra vale molto più di quello che può dire la classifica e più di quanto detto dai risultati stessi”.

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