Serie A

Marika Umbro a scuola da grande: “Qui per crescere come giocatrice e donna”

umbro

Il futsal, lo sport in generale, è una scuola di vita, è risaputo. Non solo si impara una disciplina, in questo caso il calcio a 5, ma ci si forma, si cresce come persone. Si diventa donne, si diventa uomini.
Ancora troppo poco peso viene dato alla costruzione del settore giovanile nella disciplina a rimbalzo controllato verso cui nutriamo tutti una grande passione, ma lì dove accade, cambiano le vite di quanti ve ne prendono parte.

E’ un processo lungo e tortuoso ma fondamentale. Marika Umbro, estremo difensore in casa Lazio, ne è convita e consapevole e vede nel futsal il volano per diventare la donna che vorrebbe essere. “Ho tanta voglia di migliorare sotto ogni aspetto, sportivamente e umanamente. Il mio tallone d’Achille è la mia costante insicurezza, che mi ha portato negli anni a non sfruttare a pieno le occasioni che ho avuto. Ricordo ad esempio l’esordio in Serie A con la Lazio il primo maggio 2019 contro il Lamezia Terme. Anche se devo confessare che non fossi cosi pronta, soprattutto mentalmente e, nonostante sia andato tutto bene, è stata un’opportunità che considero ancora come “enorme” per le qualità che avevo allora, e di questa opportunità sono enormemente grata.

Da allora ho continuato ad allenarmi, preferendo però di puntare tutto sulla under 19, anche per una questione di orari e impegni troppo gravosi. Certo, le mie insicurezze non mi hanno permesso di raggiungere chissà quale traguardo ma, nonostante tutto sono una persona tenace e ho continuato a perseguire la voglia di giocare che non mi ha mai abbandonata”. Arriva così il momento di abbracciare il mondo delle “grandi” a pieno titolo.

marika umbro

“Lo scorso anno mi è stato proposto di allenarmi in serie A a Fiano Romano tutti i giorni ed ero entusiasta. Era la prima volta che mi allenavo con la prima squadra con costanza e credo di essere migliorata da allora. Stare con le “grandi” mi ha aiutata molto, soprattutto a livello psicologico, e, anche se non sono ancora totalmente sicura di me, per via del carattere, di certo lo sono di più di prima. Sono determinata a fare bene e migliorare”.

Non ha però abbandonato la under 19, di cui è portiere titolare e con cui disputerà, domani pomeriggio, il secondo turno di Coppa Italia contro il Pescara. “Quest’anno ho buoni presagi, sensazioni positive. Non ho mai pensato in grande ma quest’anno mi sento di farlo: siamo un gruppo unito e forte e possiamo arrivare lontano. Possiamo anche vincere qualche titolo importante se ce la mettiamo tutta – afferma con forza Umbro – Per ora l’obiettivo principale è la coppa, affronteremo le partite col Pescara con la stessa determinazione con cui abbiamo affrontato l’FB5: con grinta e cattiveria agonistica”.

marika umbro

E’ stata Tunde Nagy a sceglierla, quando di anni ne aveva solo 14. “Mi è sempre piaciuto giocare, lo faccio fin da piccola quando giocavo con gli amici nel cortile di casa. Allora però non lo consideravo come uno sport da praticare. Poi però è capitato che la madre di uno dei miei amici avesse una scuola calcio che da poco tempo includeva anche le ragazze ed è così che ho iniziato. Ero alle prime armi, inesperta e insicura. Non avevo idea si potesse giocare anche indoor e, nonostante gli scherni che ricevevo e il fatto di giocare in una categoria inferiore, sono stata notata dal mister che ha visto del potenziale in me.

Sono così arrivata a Frosinone e ho scoperto l’amore per il futsal. A 14 anni però era il momento di trovare una squadra femminile e, sempre il mister, mi ha portata a fare un provino con la Lazio. Tunde Nagy, l’attuale portiere del Rovigo Orange ma che all’epoca giocava con la Lazio, mi ha selezionata e da lì il resto è storia. Non ho più lasciato questa suqadra e questo sport. Ho conosciuto tante persone, molte delle quali fanno ancora parte della mia quotidianità. Mi sono costruita la mia vita”.

Continuare a costruirsi come portiere, ruolo definitivamente scelto da Umbro, è anche più semplice se davanti hai un mostro sacro di questo sport come Marika Mascia. “Avere lei è di ispirazione, ha un bagaglio sportivo e umano che fa invidia e posso solo considerarmi fortunata. Ora vorrei solo riacquisire le forze che da un po’ mi mancano per via di qualche problemino fisico – dichiara in chiusura Umbro – per continuare a dare tutto quello che ho in campo e costruire quello che ancora non ho”.

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