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FINAL EIGHT U19 – Perugia, Sofia Boldrini: “Siamo un gruppo molto unito”

Prima la Final Eight Scudetto, poi gli esami di maturità (ai quali seguirà molto probabilmente l’Università di arredamento degli interni). Periodo di grandi prove per Sofia Boldrini e il Perugia Futsal Femminile, che – domenica 29 maggio – esordiranno nella cornice dell’E.R. Arena, quella che fino ad oggi è stata la casa del futsal di Serie A e di Sky. Un palcoscenico da grandi, nonostante la giovanissima età: Sofia, ad esempio, compirà 19 anni a settembre e da 3 gioca a futsal.
“Ho iniziato a calcio a 11 col Perugia e ho proseguito con gli stessi colori sul campo più piccolo. Mi piace il ruolo del difensore perché è quello che mi permette di vedere meglio tutto il gioco. Punto a crescere il più possibile per poter diventare una professionista, un giorno. Ci sono tante giocatrici che mi piacciono, ma in particolare mi ispiro a Giorgia Catamerò: ha personalità e imposta sempre con grande calma”.

Dalla forte giocatrice della prima squadra al capitano dell’Under 19 che avrà il privilegio di indossare la fascia nel corso di una Final Eight valida per lo Scudetto.
“Nonostante i tanti cambiamenti di inizio anno, credo che la nostra sia stata un’ottima stagione. L’unico rammarico è quello della Coppa Italia, perché avremmo potuto fare di più: abbiamo giocato bene e creato parecchio, purtroppo però l’ansia ci ha un po’ condizionate. Lo scorso anno siamo uscite subito e lo stesso è successo a Bisceglie, ma ora sappiamo di essere in credito con la fortuna e speriamo vada meglio, nonostante un sorteggio non facile”.
Perugia contro Kick Off: questo l’abbinamento deciso dall’urna.
“Sicuramente un’avversaria ostica, ma – carica la biancorossa – noi siamo un gruppo unito e cercheremo di imporre il gioco col quale abbiamo messo in difficoltà diverse squadre sulla carta più attrezzate. Rappresentare le mie compagne è questa società sarà un onore per me, perché questo è un ambiente sereno composto da persone fantastiche”.
E fantastiche sono anche le persone al seguito.
“I miei genitori mi hanno sempre appoggiata e questa è stata una grande fortuna. Peccato non avere Aaron sugli spalti (un bulldog francese che è a tutti gli effetti un membro dei Boldrini, oltre che la mascotte della squadra, n.d.c.), ma di sicuro ci sarà mia madre e questo mi darà tanta forza”.
Sport e famiglia, i valori di un Perugia che sta diventando grande.

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