Serie A

Betteghella, via al prossimo obiettivo: “Salvezza senza soffrire”

Alessandro betteghella

3-1 per il Tiki Taka all’ultima giornata, ma mai sconfitta fu più dolce per l’Audace Verona che proprio in terra abruzzese raggiunge la salvezza aritmetica, senza passare per i playout. Una conquista non da poco per una matricola, ma l’esultanza moderata del presidente Alessandro Betteghella è il segno di quanto – e soprattutto di come – la società intenda lavorare nel tempo.
“Ci sono luci ed ombre da analizzare allo stesso modo. Partiamo delle prime: aver mantenuto la categoria in maniera concreta e pratica non è stato un risultato scontato per una matricola, così come l’aver rispettato dalla A alla Z gli impegni economici presi ad inizio anno, grazie alle aziende che hanno scelto di sostenerci e lo hanno fatto fino alla fine. Ma – aggiunge Betteghella con la solita onestà intellettuale – potevamo e dovevamo fare di più: non parlo di Final Eight e playoff, ci sono stati troppi alti e bassi per aspirare a tanto. Parlo di soffrire di meno. Poi è chiaro che essere in Serie A anche nella stagione 22/23 sia una grande notizia, tra di noi – però – non possiamo non commentare il come: io sarei potuto essere più incisivo, la squadra più dinamica e così via. Questo, lo ripeto, al netto del raggiungimento dell’obiettivo”.

Al cartello “finish” corrisponde solitamente una pausa, ma non per il massimo dirigente rossonero, già mentalmente e fisicamente proiettato verso l’anno che verrà.
“Anche se la situazione mondiale non aiuta a far sì che le aziende credano in quel che facciamo, cercheremo di confermarne il più possibile creando circuiti virtuosi che possano essere accattivanti: ad esempio, offriremo la possibilità di avere visibilità attraverso la Tv, Telenuovo nello specifico, con pubblicità mirate che valorizzino i punti di forza dello sponsor. L’intendimento è quello di creare una società solida, perché una società solida può programmare bene”.
Ma non è questo l’unico fattore.
“Non possiamo comunque vivere di sponsor privati, serve una rete più organica. Se sei riuscito a raggiungere la Serie A, è giusto che ti venga riconosciuto anche economicamente. Arrivare a questo percorso, significherebbe sostenere davvero le società, altrimenti si tratta semplicemente di sperare che una partnership non venga meno per poter concludere la stagione onorando i patti. La Divisione Calcio a 5 si sta muovendo molto bene sullo sviluppo del settore giovanile, ma ora serve un ulteriore impulso che potrebbe venire proprio dal passaggio che porterà il futsal fuori dalla LND e sotto l’egida della FIGC”.

Nel frattempo, Betteghella ha già stilato la lista delle priorità dell’Audace Verona.
“La vicinanza al presidente del Chievo, Luca Campedelli, mi ha inculcato il concetto di salvezza – sorride – per cui cerco di non fare mai il passo più lungo della gamba. Il programma? Consolidarci nella categoria gettando le basi per garantirci la permanenza sportiva ed economica, soffrire di meno e – soprattutto – accrescere la nostra credibilità a livello societario: chi indosserà questa maglia, avrà sposato determinati valori che ci identificano e che verranno prima di qualsiasi risultato sul campo”.
Infine, un accenno all’Under 19.
“Stiamo sviluppando una serie di Open day e abbiamo già incontrato 23 classi. Se al primo incontro si sono presentate una decina di ragazze, ce ne aspettiamo una ventina il prossimo 30 aprile. Il percorso va tracciato, è un progetto che parte da zero perché sarà una nuovo squadra da allestire con tutti i suoi crismi, ma siamo pronti ad investire sul settore giovanile e abbiamo ragazze che si adoperano per promuovere l’attività con buoni segnali di ritorno”.
Sono rose, ne sentiamo già il profumo.

Foto: Audace Wave (Federica Arca)

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