Serie A

Audace Verona e Return To Play, Betteghella: “Necessario, ma gravoso”

Alessandro Betteghella

“Return to play” completato. Da qualche giorno, l’Audace Verona del presidente Alessandro Betteghella ha avuto l’ok ufficiale per il ritorno all’attività: si riparte subito con la sfida che potrebbe valere la qualificazione in Coppa Italia (in casa contro il Tiki Taka alle ore 20,15), ma – oltre alla possibilità di volare alto col suo club – il massimo dirigente deve fare anche i conti con la trafila (necessaria, ma esosa) imposta dalla Federazione Medico Sportiva Italiana.

“Come già detto a voi dalla nostra bravissima dirigente, Maddalena Oldrizzi, le società in questa fase sono state chiamate a uno sforzo incredibile sul piano organizzativo ed economico. Il ritorno all’attività post-Covid non è banale per chi segue alla lettera il protocollo. Il nostro Centro Diagnostico Don Calabria, molto scrupoloso, si è messo a disposizione per far in modo che le ragazze potessero tornare ad allenarsi in sicurezza. Certo non è stato semplice: far quadrare orari, esami, organizzazione tenendo presente le imminenti scadenze delle partite ci ha sottoposti a 20 giorni davvero impegnativi. Siamo stati messi alla prova e siamo contenti di aver svolto tutto in modo molto attento con il supporto del nostro medico, il Dottor Pasini”.

Cicloergometro ed ecografia cardiaca, più – eventualmente – altri approfondimenti diagnostici come Holter e Tac coronarica: quella prevista dal Protocollo, insomma, è una visita ben diversa dalla classica visita agonistica.
“Di sicuro il lato economico per le nostre società non è trascurabile. Questi esami costano parecchio ma sono necessari: di fatto il nostro protocollo è esattamente quello della Serie A di calcio a 11 ma lì, com’è noto, le entrate sono garantite ogni anno e a fondo perduto. Mi metto nei panni di qualche società neo-promossa di Serie A2 che è salita dalla C da qualche mese. Senza aiuti immediati, rischia di non potersi permettere di seguire il protocollo, andando ad esporsi a responsabilità incredibili. Non dimentichiamo infatti che i presidenti, in caso di problematica, rispondono in prima persona”.

Il sottotesto di Betteghella è chiaro. “Mi piacerebbe fosse davvero messo al centro il ruolo delle società. Molte volte ci si dimentica o si danno per scontati sforzi e sacrifici anche in fasi delicate come questa. Troppo spesso si punta il dito: ecco, in questo caso, è arrivato il momento di dire brave alle società per quello che hanno fatto e per come hanno gestito esclusivamente con risorse proprie questo momento”.

Foto: Federica Arca (Audace Wave)

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