Quattro partite al termine della regular season da intendere come quattro finali. Lo dice negli spogliatoi mister Marta Carluccio e lo ripete a gran voce Yahaira Dalla Pellegrina che, nel frattempo, festeggia un riscatto importante: il successo contro la L84 in campionato.
“Nulla contro le piemontesi – si affretta a specificare il portiere – ma è un’avversaria che mi riporta inevitabilmente a quell’infortunio subito a Brandizzo (rottura del legamento crociato anteriore, n.d.c.) e al lungo periodo di stop che ne è seguito. Anche se non avessi giocato, avrei voluto questi tre punti per una questione personale: quella in Coppa, due anni fa, non è stata una vittoria che mi sono goduta fino in fondo, ma questa sicuramente sì. Sin dall’inizio eravamo tutte convinte di poterla portare a casa e siamo riuscite a darci forza l’una con l’altra”.
E forza è anche il significato del suo nome, Yahaira. Un nome che affonda le radici in Guatemala e che rispecchia a pieno ciò che la biancazzurra rivede nella squadra della quale fa parte da ormai tre anni.
“Sono in un ambiente grintoso, in cui c’è la consapevolezza di poter (e dover) vincere contro chiunque perché non ci manca nulla per farlo. E per quanto mi riguarda – continua – c’è anche il valore aggiunto di avere un preparatore dei portieri come Fabio Coletto, il mio preferito in assoluto. Con lui sono cresciuta tecnicamente, ma anche e soprattutto caratterialmente: mi ha sempre spronata a dare il massimo e mi fa capire ogni giorno che posso fare di più e meglio”.
Ma è tutta l’Infinity a dover puntare alla perfezione, ora.
“Sia noi che la Virtus Romagna, così come la Jasna, puntiamo ai playoff, per cui servirà davvero tanta determinazione: siamo di nuovo al completo, e questo non è un dato da poco, e ci stiamo preparando in ogni minimo dettaglio. Se non dovesse bastare, rimarrà un grande campionato da parte di tutte, ma noi – chiude Dalla Pellegrina – non vogliamo assolutamente accontentarci”.
