Serie A

Gianluca Marzuoli e la Panchina d’oro: “Premio condiviso”. E ora il Falconara

Marzuoli

Nessuno come lui, nessuno più di lui. Su tre delle quattro stagioni vissute nel femminile, Gianluca Marzuoli non ha avuto rivali, tanto da arrivare ad aggiudicarsi la terza Panchina d’oro della sua carriera, dopo quelle vinte col Montesilvano nel 2017 e nel 2018. Lo “special one” della Serie A rosa supera dunque anche Neri e condivide col Bitonto l’ennesimo traguardo.

“Una bella soddisfazione – esordisce l’allenatore -. Come ho detto anche a Coverciano, questo premio non è mio, ma va condiviso con tutta la squadra: in primis con il presidente Silvano Intini che ci ha creduto creando una squadra competitiva, e poi con la squadra stessa, che è la vera artefice di tutto quel che di buono è arrivato. Nessuno all’inizio ci metteva in griglia di partenza per vincere su ogni fronte, eppure abbiamo condotto una stagione al di sopra delle righe e di questo va dato assolutamente merito alle ragazze. Oltre a loro, naturalmente, un ringraziamento di cuore va a tutto lo staff: Beppe Colaianni, Paka e Giuliano Minenna, che sono stati punti cardine nella stagione, Dalila Cariello e Ilaria Paciullo nella organizzazione totale che riguarda la squadra e Francesco Cambione sempre attento alla comunicazione”.

Una nota di orgoglio viene dall’alta percentuale di tecnici abruzzesi premiati (3 su 7, considerando anche le vittorie di Vivarini e Grosso), mentre sul record di Panchine dribbla come se indossasse ancora gli scarpini.
“Sinceramente non mi sento in competizione con gli altri, cerco solo di fare il mio meglio per la società che sceglie e per la squadra che mi viene messa a disposizione. Credo che questo premio mi imponga di essere un allenatore migliore anche in futuro”.

Ma la filosofia di Marzuoli trova applicazione già nella stagione in corso, dominata con un +8 in vetta alla vigilia della sfida ad alta quota con le falchette della sua ex giocatrice Domenichetti.
“Un dato, però – fa notare Marzuoli – che lascia il tempo che trova avendo ancora davanti tanti scontri diretti. Basta perderne due e ci ritroveremmo di nuovo alla portata delle seconde. Falconara in questo senso può essere un nodo cruciale: vincendo potremmo davvero iniziare a parlare di fuga, ma sarà molto dura. Le citizens sono in un momento di grande forma fisica e mentale: che fosse una squadra formata per essere al tavolo delle grandi lo si sapeva, non si è secondi in classifica per grazia ricevuta se non hai materiale e risorse umane di alto livello di competitività, hanno una rosa ben assortita e un portiere come Ana Sestari che ti costringe comunque ad un campionato di alto livello. La squadra è partita in sordina e con il passare del tempo è cresciuta, merito di Domenichetti che sta facendo un grande lavoro: prendono pochissimi gol e sono molto brave ad attaccare senza esporsi troppo e a compattarsi immediatamente quando perdono il possesso della palla, per cui sarà una partita ostica dove ogni dettaglio potrà essere determinante ai fini del risultato.

Se dal canto nostro – continua Marzuoli – l’assetto offensivo ci permette di produrre tante situazioni da gol, sono sempre dell’idea che i titoli e le partite importanti le vincono le difese: noi abbiamo regole e idee molto chiare in questo senso, che ci permettono di compensare quello che dovrebbe essere un nostro difetto, appunto la fase difensiva, perché – non va dimenticato – questa nasce come una squadra completamente votata all’attacco, ma sta facendo molto bene anche una fase dove è più difficile per caratteristiche individuali trovarsi a proprio agio”.

Parlando di difesa, il pensiero va subito alla neo-arrivata Jozi Oliveira.
“I 24 titoli vinti in carriera dicono tantissimo di lei: ha un’esperienza incredibile e tra i pali è un vero e proprio totem, dà una sicurezza estrema. Ci darà una grandissima mano sotto il punto di vista mentale e comportamentale, non solo come sportiva ma a 360°. Non sarà Bianca, ma non vogliamo che sia Bianca: vogliamo che sia se stessa, e vi assicuro che a “casa sua” farle gol è difficilissimo”.

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