Serie A

Antonella Aliotta si fida della T&T Royal Lamezia: “Senza paura col TikiTaka”

Con un perentorio 9-0 all’Audace Verona, la T&T Royal Lamezia si rilancia in zona playoff e mette in archivio una delle settimane più belle da quando è tornata in Serie A, tanto che l’emozione non è ancora del tutto passata.
“Dopo la brutta prestazione con la Lazio, contro la quale non siamo praticamente scese in campo a causa di una giornata no che in questa categoria non ti puoi permettere, non eravamo sicuramente con l’umore alle stelle – commenta Antonella Aliotta. – Ma contro l’Audace volevamo una risposta e ci siamo dette che era una partita da vincere: anche se non ci aspettavamo queste proporzioni nel risultato, abbiamo giocato l’una per l’altra, abbiamo lavorato duramente e abbiamo ascoltato le indicazioni di mister Iamunno, facendo davvero tutto nel migliore dei modi”.
Ed è sulle ali dell’entusiasmo che le lametine si preparano ora alla trasferta di Pescara contro il TikiTaka: tra le due formazioni ci sono 20 punti di differenza, eppure Aliotta non si scompone.
“Incontrare di nuovo Vanin sarebbe stato un piacere, non ci scordiamo però che all’andata ci ha fatto girare la testa – sorride -. Le auguro che possa riprendersi al più presto, ma la sua assenza è un fattore da sfruttare: in generale, io penso che tutte le partite siano da giocare, perché la palla è tonda. E a maggior ragione andrà giocata domenica: ci stiamo preparando bene sia sulla parte tattica che tecnica e cercheremo di dire la nostra. Poi il campo dirà la sua, ma non abbiamo paura”.

Sguardo concentrato sul campionato, mentre la società ha messo a segno un altro colpo di mercato con l’arrivo della figlia d’arte Giovanna Do Amaral.
“Eravamo già state compagne di squadra nel 2019 nella Rappresentativa lucana, abita in casa con me e l’abbiamo accolta come una sorella. Venendo dal calcio a 11 dovrà naturalmente ambientarsi, ma piano piano ci darà una mano. Quanta fiducia ci ha dato l’ottavo posto? Tantissima. Come tutte le neo-promosse siano partite con l’obiettivo della salvezza, ma con la speranza di fare qualcosa di più. E ora quel qualcosa in più è proprio davanti ai nostri occhi: siamo felici di questo e pronte anche per la sfida di Coppa contro la Kick Off”.

Tanta strada fatta per la biancoverde originaria di Vallo della Lucania e residente a Rotonda, un paese di circa 3000 abitanti nel quale ha mosso i primi passi nel mondo del pallone.
“Ho iniziato da piccola e fino all’età di 15 anni mi sono allenata con i ragazzi a calcio a 11. Purtroppo – racconta Aliotta – non sono mancati i pregiudizi sul fatto che fossi una ragazza in uno sport maschile, ma ho avuto sempre dalla mia la stima di mister De Marco e l’immancabile supporto della mia famiglia, compresi mio fratello e mia sorella. Mio padre ha fatto un’infinità di sacrifici per me: la mia prima squadra femminile, l’Episcopia in Serie C, distava un’ora da casa, e lui mi accompagnava alle 8 e veniva a riprendermi all’una in tutti i giorni in cui c’era allenamento. Anche oggi che sono a Lamezia, si fa due ore di macchina ma la domenica è sempre presente insieme a mia madre. Non mi hanno mai proibito nulla e sono sempre stati dalla mia parte, è grazie a loro se oggi sono qui e posso continuare ad inseguire un sogno”.

To Top