Serie C

Simona Gerla carica la Futura Bitonto 2.0: “Cresceremo insieme”

Gerla

Sempre meglio, ma non ancora del tutto bene. La Futura Bitonto 2.0 ricede al Leverano nella ripresa, vanificando così per un solo gol quanto di buono fatto per gran parte della gara.
“Nel primo tempo c’è stata una bella prestazione, merito soprattutto della concentrazione da parte di tutte – racconta Simona Gerla -. È stato quando è venuta a mancare la testa che le cose si sono complicate: con un pizzico di lucidità in più ora avremmo parlato di un risultato diverso, ma di sicuro si sono visti passi avanti anche nella voglia di segnare e proporci nella metà campo avversaria”.
Dal campionato si ripassa alla Coppa Puglia, con le neroverdi impegnate contro il Real Statte, formazione dalla quale riparte il cammino di un club che profuma di storia del futsal.
“Abbiamo voglia di lavorare e impegnarci negli allenamenti. Non abbiamo velleità di chissà quale tipo, è troppo presto per puntare altissimo, ma vogliamo sfruttare questa stagione per mettere le basi per un futuro che sia da protagoniste”.

È per questo che Gerla è tornata al Bitonto, nonostante tanti sacrifici.
“Finisco di lavorare tardi e non sempre è facile riuscire a rispettare gli impegni di squadra, ma il futsal è una passione troppo forte. Più forte del calcio a 11: l’anno scorso sono stata nella Phoenix Trani, ma è sono nata sui campi 40×20 (con l’Olympic Trani, prima del passaggio al Canosa, al Molfetta e appunto al Bitonto, ai tempi di Daniele Spina, n.d.c) e lì voglio terminare la mia carriera, tra tanti anni”.
Ne ha solo 22, infatti, il portierone neroverde che si alterna con Colamartino tra i pali.
“Come ho iniziato? Da piccolissima per strada, con porte che erano delimitate da alberi e traverse immaginarie – sorride -. Per me il migliore esempio è stata Tiziana Liuzzo: giocare con lei al Molfetta mi ha permesso di conoscere una persona favolosa, che ha dedicato tanto del suo tempo ad insegnarmi il ruolo. Le sono molto grata”, chiude Gerla.

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